"Con ogni probabilità la guardia medica di Avenza dopo l'estate chiuderà per sempre e intanto l'amministrazione tace". Questa la denuncia del consigliere comunale già candidato a sindaco Simone Caffaz e dell'ex presidente della commissione sanità del comune Elisa Serponi, con il primo che annuncia un'interrogazione al prossimo consiglio comunale.
"La regione Toscana – riferiscono i due rappresentanti politici – ha annunciato una cosiddetta riforma delle guardie mediche che ridurrà le postazioni, che in questo momento sono 160, a un numero variabile tra 50 e 70, che verranno individuate nelle zone più densamente popolate e in quelle con i più alti flussi turistici. Se questi saranno i parametri, e non c'è motivo di dubitarne, la guardia medica di Avenza verrà chiusa nonostante sia l'unico presidio per il primo intervento presente nella nostra città dopo la chiusura del pronto soccorso e la mancata apertura del primo soccorso previsto dal Pal all'ex monoblocco".
"Già ad agosto – proseguono Caffaz e Serponi – avevamo lamentato in consiglio comunale la frequente chiusura della guardia medica, nonostante la stagione estiva e il conseguente aumento dei pazienti, con questi ultimi che dovevano recarsi a Massa, ricevendo le più ampie assicurazioni dalla vicesindaca Roberta Crudeli che la guardia medica sarebbe rimasta stabilmente aperta ad Avenza e che l'amministrazione avrebbe vigilato in tal senso. Quindi, delle due l'una: o l'assessore non ha detto la verità in consiglio comunale oppure davvero non ne sapeva nulla, e nel quale caso si dimostrerebbe che non parla e non viene tenuta in alcuna considerazione dalla sua omologa regionale".
"La città e tutto il nostro territorio – concludono Caffaz e Serponi – per volontà della sinistra e del Pd, sono fortemente depauperati di servizi pubblici in generale e sanitari in particolare e nel caso in cui la guardia medica davvero dovesse chiudere, sostituita da una sorta di call center, questa sarebbe l'ultima inaccettabile beffa, nel disprezzo dei cittadini, delle loro esigenze e pure delle promesse elettorali (e post-elettorali) che sono state fatte dalla sindaca e dall'amministrazione di sinistra".