"Di quale cultura stiamo parlando, quando si propone Massa come capitale della cultura?" è il quesito polemico che si pone il comitato Ugo Pisa in relazione alla candidatura di Massa all'importante titolo, che, secondo il comitato, difficilmente potrà essere ambito dalla città: "Mentre la città si prepara alla candidatura, ci troviamo a fare i conti con scuole chiuse o ricavate in strutture non adeguatamente attrezzate, biblioteche con servizi temporaneamente sospesi e senza sede, cinema del centro cittadino in disuso e edifici storici come l’ex Ugo Pisa demoliti o lasciati al degrado — come nel caso di Villa della Rinchiostra, Villa Massoni e le colonie marine. Perfino i sentieri storici restano dimenticati nonostante il loro potenziale naturalistico e turistico. Nel frattempo, ci si affida ad eventi, spettacoli, fiere per dimostrare vitalità culturale. Ma ci chiediamo: è davvero questa l’idea di cultura su cui costruire una candidatura credibile? Una cultura “mordi e fuggi” che punta sul turismo del fine settimana, ma che non lascia nulla di duraturo al territorio. La cultura è probabilmente un concetto più complesso che riguarda sia la memoria che l’innovazione, sia la conservazione che la creazione. E quindi non si esaurisce in nessuna delle due parti prese da sole. È prima di tutto patrimonio condiviso e identità collettiva, che si costruisce e si mantiene nei luoghi della formazione (scuole), della conoscenza (biblioteche, archivi), della storia (edifici e paesaggi culturali). E che va curato con responsabilità e visione. Ed è poi anche un’attività dinamica e partecipativa, fatta di eventi, arti performative, spettacoli, musica e festival che però senza radici solide rischia di essere effimera. Non si tratta di scegliere tra conservare e innovare, ma di tenere insieme le due dimensioni. Come per un albero: curare solo le radici o solo i rami significa comprometterne la vita. Cultura vera è quella che cresce integrando radici profonde e nuovi germogli. Per questo, in un’ottica di dialogo collaborativo, che è uno dei requisiti stessi della candidatura e parte del nuovo piano di comunicazione del Comune di Massa, proponiamo all’amministrazione alcune azioni concrete: valorizzare l’esistente senza inseguire eventi “spettacolari” scollegati dal contesto; coinvolgere attivamente la cittadinanza, le associazioni, le scuole, le biblioteche e gli archivi anche nella progettazione culturale (es. bilanci partecipativi); promuovere iniziative sostenibili e durature, invece di concentrarsi su grandi eventi occasionali. Riteniamo che una vera capitale della cultura non si costruisca con effetti speciali, ma con cura quotidiana, coerenza e ascolto del territorio".
Candidatura di Massa a capitale della cultura: i dubbi del comitato Ugo Pisa
Scritto da Redazione
Politica
29 Maggio 2025
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