Il batti e ribatti tra amministrazione 5 stelle e Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, sui compensi aumentati per il consiglio di amministrazione di Nausicaa non si ferma e assume sempre di più i connotati di un vero e proprio gioco al massacro.
La replica del sindaco De Pasquale che ha voluto pubblicamente sottolineare l’incapacità di Volpi come amministratore unico di Apuafarma, nella precedente amministrazione non poteva essere lasciata passare sotto silenzio dal coordinatore di Italia Viva che ha risposto decisamente per le rime: “Il sindaco De Pasquale non mi ha convinto per niente - ha detto Volpi - perché amministratori che non hanno saputo far niente per le loro città, che non hanno alzato un dito per controllare e mettere ordine, per dare una mano al benessere dei cittadini, che prima hanno demonizzato e poi amato alla follia il Forno crematorio solo per il business che faceva utili di bilancio, che prima sostenevano che bastava una delibera per risolvere la questione dei beni estimati, che accusavano gli amministratori che li hanno preceduti di essere collusi e di favorire gli amici degli amici ebbene a questi soggetti, semplicemente, dico che il gioco è stato talmente sporco che sta diventando pericoloso. Del resto perché sorprendersi di un politico bugiardo? È noto che per provare a coprire una bugia è necessario raccontarne almeno altre sette, che è esattamente quello che sta facendo il sindaco De Pasquale in queste ore dai piani alti del partito fondato, e voglio sottolinearlo con forza , da un comico. Tra accuse e difese, sospetti e veleni incrociati, quelli che sembravano la banda degli onesti si sono trasformati in un attimo nella banda dei bugiardi”.
Volpi è poi tornato nello specifico e con dati alla mano sulla questione dei compensi dei vertici di Nausicaa e ha ribadito che l’aumento di stipendio è innegabile e confermato dalla delibera ed ha fatto notare che, comunque, il costo totale dei compensi del consiglio di amministrazione della megapartecipata Nausicaa ammonta oggi a 59 mila euro mentre la somma dei compensi dei vertici di Apuafarma e Amia (le due partecipate che i 5 stelle hanno inglobato in Nausicaa) arrivava solo a 49 mila.
Assolutamente certo, secondo Volpi, sarebbe anche che gli attuali amministratori sostengono che il forno crematorio non è nel contratto di servizio dei cimiteri per non pagare il premio di produttività ai dipendenti così come è vero e dimostrato dalle continue critiche che i cittadini fanno sui social o sui giornali che la megapartecipata non stia lavorando alacremente e con correttezza.
Volpi ha aggiunto anche altre bordate all’amministrazione 5 stelle tirando fuori altri scheletri dagli armadi: “Ci siamo dimenticati di quando Apuafarma ha pagato la fattura della cena di Natale con la giunta al completo, salvo poi correre ai ripari dopo la denuncia del fatto, trattenendo l’importo dal compenso dei membri del cda? Il sindaco ha voluto intervenire nella polemica nei miei confronti perché forse ha valutato scarse ed inefficienti le dichiarazioni del suo vicesindaco Matteo Martinelli, ed ha strumentalizzato la querelle in atto col solo fine di offendere pesantemente la mia persona. Da un sindaco così non accetto alcun giudizio né personale né sul mio ruolo di amministratore della ex Apuafarma. E adesso si fa parecchio dura perché, come si usa dire con le bugie si può andare avanti ma mai tornare indietro e quindi è finita per sempre l’epoca delle rivendicazioni di purezza e di diversità e, ci auguriamo, anche quella delle menzogne che abbiamo dovuto subire in tre anni e mezzo di governo grillino. Il Movimento Cinquestelle non è un partito, non lo è mai stato e mai lo sarà: è semplicemente una casta aggrappata al soldo, come hanno dimostrato i parlamentari che ora non condividono più i due mandati e basta, ma vogliono le poltrone a vita. Gli amministratori 5 Stelle con l'aggravante dell'incapacità e della malafede, emersa più di quanto era stato previsto hanno fallito clamorosamente in tutte le città in cui sono stati al governo e a Carrara è andata anche peggio. Non vi è nulla da gioire a Carrara perché i cittadini sono stati ingannati”.