Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo 26 anni - ha detto Orietta Colacicco presidente riconfermata alla guida dell'associazione - dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto e ottenuto, fra cui il No alla Torre, no all’ampliamento del porto nel 2002 e sparizione di un altro progetto nel 2015, no all’impianto di brichettaggio. Ripercorrendo la nostra storia, il Consiglio Direttivo vuole sottolineare e ringraziare del grande contributo offerto all’associazione da Umberto Donati, ideatore e fra i fondatori della stessa e primo Presidente nel 2000, che ha messo a disposizione la sua competenza, le sue relazioni ed esperienze. Un curriculum ricchissimo, Avvocato, Cavaliere di Gran Croce, assistente parlamentare in Senato, carriera dirigenziale sino ai massimi vertici in imprese pubbliche, direttore della Fondazione Italia Giappone, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Tokyo, coordinatore degli istituti di cultura di Area asiatica, consigliere del Pucciniano, ideatore e fondatore del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi, di cui giovane, é stato Consigliere Comunale e molto altro. L’ incipit, l’idea di partenza dei Paladini nasce da lunghe passeggiate sulla battigia. Poco piu’ che ragazzi partivamo Umberto all’altezza del Negresco, io dalla Capannina del Cinquale, ci incontravamo a Vittoria Apuana e via a sud verso il pontile per poi tornare insieme sino al pontile del Cinquale, ogni giorno, quando eravamo in vacanza, raccontandoci l’evolvere delle nostre esperienze professionali e presto lamentandoci perché le nostre passeggiate diventavano sempre più faticose perché la battigia si inclinava.Scattò la molla, bisognava approfondire e capire che cosa era e sarebbe successo. Erosione il verdetto . Partimmo dalla riunione al Golf, ma quei 300 spinti dallo stato nascente di Alberoni divennero migliaia. Poi ci scambiammo perché Donati per il suo ruolo in Giappone non poteva essere presente fisicamente, ma usavamo tutti i mezzi allora disponibili, e ogni decisione era condivisa. Così da Vicepresidente divenni Presidente e poi avanti dal 2002 sino a oggi ricandidata e eletta ogni cinque anni, anche lunedì 15 Dicembre.. Ma perché lo fai mi chiedono. La risposta sta in un’ altra domanda. Perché lo fanno tutti I Paladini, perché tocca a noi, gli altri seguiranno. Certo . impegnativo, faticoso, anche perché per me gli anni avanzano e lo stress si fa sentire. Fortunatamente si é abbassata l’età media del nuovo Consiglio eletto, equilibrato fra presenze femminili e maschili e rappresentativo parimenti di Forte dei Marmi, Cinquale-Montignoso, Massa e Carrara, Ne fanno parte Martino Barberi di Forte dei Marmi consigliere e past president dell'Unione Proprietari Bagni di Forte dei Marmi, Marzia Bonfanti di Forte dei Marmi, docente di lettere, delegata alla cultura, che ha trascritto la relazione Lizzoli del 1802, reperita in Archivio di Stato, Paolo Corchia di Forte dei Marmi, imprenditore, vice Presidente nazionale di Federalberghi e presidente degli albergatori di Forte dei Marmi, socio fondatore e membro del comitato esecutivo, Francesca Frediani di Massa imprenditore consigliere di Ageparc-campeggi e Anna Schiaffino avvocato di Massa, già segretario generale dei Paladini , tutti riconfermati Consiglieri. Ad essi si unisce Tito Franzini, di Carrara, ingegnere aeronautico, cui si deve, insieme al socio Ingegner Franceschini, il calcolo di 140.000 metri quadri del possibile ampliamento del porto. Il Consiglio Direttivo ha poi indicato Colacicco come Presidente, Corchia Vice Presidente e Schiaffino Segretario. Grazie ai recenti nuovi ingressi si é abbassata l’età media dei soci, ma nostro desiderio é formare i giovani e i giovanissimi accompagnandoli in una continua crescita, perché dobbiamo lavorare per il loro futuro. Per loro abbiamo pensato a un percorso di accompagnamento, a partire da una ripresa della scuola dell’erosione, sino all’inserimento in un gruppo propositivo con ruoli e deleghe specifici. Fra i nostri obiettivi c’è l’informazione sui nostri temi, ma anche su che cosa rappresenta l’Apuoverisila, fra storia, bellezze, prelibatezze, un’unica unità fisiografica da visitare e percorrere da Carrara a Pietrasanta, facendo inoltre conoscere i nostri soci, e le associazioni collegate, perché ormai ci chiamano gruppo dei Paladini. Diverse associazioni di categoria sono iscritte ai Paladini, balneari, albergatori, campeggiatori, altre, fra cui anche proprietari di case e villeggianti, sono alleati fedeli in collegamento, uniti da quell’unico fine,,che é un benessere equo e sostenibile in tutto il comprensorio apuoversiliese, che é il titolo del nostro programma. Perseguire questo obiettivo vuole dire per prima cosa concentrarsi sul problema remoto e attuale. Il paventato ampliamento del porto di Marina di Carrara con i conseguenti pericoli e l’erosione della spiaggia che galoppa gà ora verso Marina di Pietrasanta facendosi vedere sino al Fiumetto.
Sul primo punto dobbiamo essere vigili e attendere i passi del tavolo tecnico annunciato dall’ onorevole Edoardo Rixi, vice ministro delle Infrastrutture dei Trasporti presso la sede di Marina di Carrara dell’autorità di Sistema Portuale della Liguria orientale che lo scorso 7 ottobre ha affermato, che, viste le perplessità. anche del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il progetto di ampliamento deve essere sottoposto a modifica. E ai microfoni di Noi Tv ha aggiunto “quello che però bisogna cercare di fare é pensare a una modifica che sia compatibile con le esigenze del litorale, ossia evitare che ci siano ulteriori problemi di erosione e anche problemi di carattere idrogeologico”. Secondo il viceministro “c'è bisogno in tempi stretti di un piano che tenga conto del problema dei dragaggi e del mantenimento dei fondali e che consenta la progettazione nell'area portuale senza un ulteriore depauperamento della costa e noi dobbiamo preservare la qualità degli stabilimenti e le spiagge di Forte dei Marmi, della Versilia e di tutta l'area intorno a Carrara, dall'altra parte dobbiamo dare delle prospettive al porto su quello che deve fare e su cosa si può fare nel porto di Carrara”. Prima si era attivato l’onorevole Andrea Barabotti con la presentazione alla Camera di un ordine del giorno, poi accolto che “impegna il Governo a valutare, l’opportunità di attivare un tavolo tecnico, con l’obiettivo di approfondire, sentiti i Comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili,(qui intendendo, come ci auguriamo, anche il modello idraulico fisico a fondo mobile proposto da più di due anni) valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative” Ha quindi annunciato l’istituzione di un tavolo tecnico coordinato dal Consiglio Superiore e formato da Regione e Autorità Portuale, che di fatto si é riunito per una riunione preliminare il 14 Ottobre. Seguiremo l’evolversi e ci stiamo informando sulla data in cui sarà convocata la vera prima riunione e attendiamo sapere per quando sarà fissata la nostra audizione, come ci hanno detto. Quindi su questo punto dobbiamo monitorare e aspettare, ma non non ci può essere più attesa per l’erosione. Bisogna attivarsi subito, non c’é più tempo per aspettare, ci sono dei bagni sul litorale apuano dove sono rimasti non metri, ma centimetri di spiaggia. L’onorevole Debora Berganimi ha dichiarato che ci vorrebbe un commissario straordinario per l’erosione, ipotesi confermata poi dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Seguiremo questi passaggi e faremo chiarezza ogni qual volta si creerà anche in buona fede confusione, qualcuno continua a scrivere che per il Prp quale ultimo tassello manca solo l’approvazione. Non é possibile, questo Prp deve essere modificato, lo ha detto il Viceministro, é fuorviante e inutile continuare ad alimentare aspettative, che saranno disattese e creare confusione. Possono essere desiderata, come forse rientra nei desiderata pensare che il dragaggio di 5000 metri cubi serva per far passare navi “di piu grandi “ dimensioni di quelle che arrivano adesso”, semplicemente perché nel porto di Marina di Carrara non possono entrare navi di qualunque tipo con lunghezza superiore a 285 metri e le citate portacontainer Irina e le bulk carrier Valimax sono lunghe la prima 400 e la seconda 360-362 metri . Lo dice l’Affare 115/21 (che é un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici).Senza poi toccare “le navi militari avanzate o le corazzate giapponesi di classe yamato. Da chiedersi se le navi militari possono entrare nei porti commerciali? Tutte queste interpretazioni non fanno bene.. E bisogna precisare che 5.000 mc ben vengano, ma sono una goccia per il ripascimento, per passare al quale sarà comunque necessaria la VIA. E per quanto sappiamo la sabbia per poter essere trasferita deve essere comunque pulita.“Avremo molto lavoro da fare” ha conclusoColacicco.









