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Scritto da Redazione
Politica
03 Dicembre 2023

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Si è svolta la seconda parte dell’udienza generale dell’inchiesta pubblica sul Paur che deciderà il futuro di Cava Fornace. Durante lo svolgimento dei lavori, dopo numerosi interventi che hanno evidenziato un piano di monitoraggio inefficiente e un quadro ambientale compromesso, è stata richiamata la presidente sul suo ruolo di garanzia, previsto dalla normativa chiedendo nuovamente la sospensione dell’iter, sospensione necessaria per avere la possibilità di valutare le integrazioni richieste al gestore, a settembre, dalla regione e per le quali il gestore ha ottenuto 180 giorni di proroga per consegnarle. Nella seduta precedente, visto che la presidente aveva negato la sospensione, è stato chiesto formalmente che la stessa inviasse una richiesta scritta all’avvocatura della Regione, per avere un pronunciamento scritto sulla sospensione.

La presidente - è scritto in una nota - in assenza della pronuncia dell’avvocatura ha deciso anche oggi, comunque, di continuare i lavori. E i lavori continueranno anche se Arpat non sarà presente. Avevamo chiesto un confronto con Arpat sia sulle analisi che per capire lo stato della matrice ambientale. A questo punto abbiamo chiesto la ricusazione della presidente in quanto non è stata garante di un percorso che avrebbe dovuto consentire e non lo ha fatto una visione complessiva del progetto, con un confronto attivo con gli enti tecnici ,che avrebbero potuto chiarire le criticità di questa discarica. Il comitato dei cittadini visto che ormai appare chiaro che l’inchiesta è stata concessa dalla regione solo perché un atto dovuto ha deciso di abbandonare i lavori nello sconcerto della presidente e dei commissari. L’aula fino a quel momento gremita, nonostante che l’inchiesta fosse stata impostata con delle modalità che non garantivano piena partecipazione viste le modalità di accesso complicate, si è svuotata completamente. Si precisa che all’incontro di oggi i comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Massa, non si sono presentati e hanno mandato una comunicazione di abbandonano dei lavori, in quanto presenteranno ricorso sulle modalità di svolgimento dell’inchiesta. Ancora una volta è grande assente l’amministrazione di Montignoso, che non ha ritenuto opportuno
intervenire, né far intervenire i propri tecnici

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