Il comitato Cittadini di Cava Fornace ha commentato gli esiti dell’incontro avvenuto a Firenze tra l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Monia Monni e i sindaci di Pietrasanta e Montignoso, Gianni Lorenzetti e Alberto Giovannetti e i rispettivi assessori comunali all’ ambiente, Tatiana Gliori e Matteo Francesconi. “ Sappiamo che Giovannetti ha ribadito la ferma contrarietà alla riapertura della discarica e a nuovi conferimenti – fanno sapere dal comitato - mentre Lorenzetti, ha sottolineato che se non si chiudesse la discarica si dovrebbe ragionare su una gestione differente e una revisione dei codici di conferimento. Lorenzetti si è detto preoccupato per il post mortem della discarica, quando i cancelli saranno chiusi definitivamente, ma non appare preoccupato, visto che non ci risulta abbia richiesto nuove analisi, dai risultati delle verifiche Arpat del maggio 2023, che hanno trovato nei piezometri di controllo sforamenti di manganese, tricloromentano, solfati e arsenico. Il sindaco di Montignoso, grande assente all’inchiesta pubblica, parla di revisione dei codici di rifiuti da conferire, e questo non può non lasciarci perplessi, come ci lasciò perplessi e furiosi la mozione votata all’unanimità nell’estate scorsa dalla sua amministrazione, nella quale si vorrebbe, nel caso la Regione autorizzasse il progetto di riempimento, che fossero conferiti solo marmettola e terre di scarto. La mozione votata in agosto, come le parole oggi di Lorenzetti non dimostrano assolutamente fermezza nel volere chiusa la discarica, ma lasciano aperta una porta, anzi un intero cancello per nuove autorizzazioni. Rispetto alla riunione di Firenze ci sarebbe piaciuto che le amministrazioni coinvolte, una volta parlato con Monni, avessero convocato un tavolo aperto con i comuni limitrofi e con i rappresentanti dei comitati e cittadini, per riferire di quanto detto. Un intero comprensorio è coinvolto, la dimostrazione sono le decine di osservazioni presentate al progetto di Programma Ambiente Apuane spa per il completamento da quota 43 a quota 98 metri sul livello del mare Dai resoconti letti, non sappiamo però la posizione espressa dall’assessora Monni. Vorremmo conoscere quale futuro vede l’assessora e la Regione Toscana per la discarica e quindi per il Lago di Porta. Noi siamo fermi ancora alle parole della Consigliera Giachi nelle quali la discarica sarebbe propedeutica al piano di economia circolare della Regione. Abbiamo assistito allarmati ad una inchiesta pubblica inconsistente e svuotata di significato. Abbiamo inoltrato durante i 90 giorni concessi all’inchiesta numerose richieste di sospensione alla Regione, ma non siamo stati minimamente ascoltati. Da anni chiediamo all’assessora Monni di venire qui ad incontrarci, a parlare con i cittadini, i comitati e le associazioni di un problema sentito da un intero territorio, ma purtroppo Monni, come Giani non hanno mai il tempo per farlo. Noi vogliamo confrontarci con i politici che dovranno decidere del nostro futuro, ma sembra che questi si vogliano sottrarre ad una discussione franca e aperta con la gente. Non siamo del resto in campagna elettorale e quindi si può fare a meno dei cittadini.
Ai sindaci di Pietrasanta e Montignoso ricordiamo che i loro comuni saranno chiamati ad esprimersi in conferenza dei servizi sul progetto presentato dal gestore. Lì dovrà essere chiara la posizione, senza giochi di parole e fraintendimenti. Noi ci aspettiamo che la volontà dei cittadini non venga tradita, e che gli impegni presi a partire dalle campagne elettorali siano rispettati. NO al progetto, senza trattare codici, senza eventuali prescrizioni, che farebbero il gioco solo di chi vuole la discarica aperta. Un NO secco a nuove autorizzazioni. La discarica deve essere chiusa”.