Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella lancia un appello sulla questione biodigestore: "Negli ultimi giorni sta esplodendo un caso che riguarda Carrara, Massa e l’intero territorio: lo stop definitivo al biodigestore del Cermec e una situazione interna all’azienda che oscilla tra tensioni sindacali, rinvii improvvisi e decisioni politiche opache. Un tema delicatissimo, che coinvolge ambiente, salute pubblica, sicurezza del territorio e futuro occupazionale di decine di famiglie. E ciò che sta emergendo è gravissimo. La notizia è arrivata come un fulmine: il biodigestore non si farà, insieme alle relative bonifiche dell’area Cermec. Una scelta che impatterebbe sulla gestione dei rifiuti del territorio, sui costi che ricadranno sui cittadini, sulle garanzie ambientali e soprattutto sul lavoro dei dipendenti. Nonostante la gravità, la sindaca Serena Arrighi e il PD che la sostiene continuano a mantenere un atteggiamento ambiguo. Su un tema ambientale così serio, ciò è politicamente irresponsabile. In più, l’amministratore unico Lorenzo Porzano — nominato prima da Persiani e poi confermato da Arrighi — è al centro di accuse interne di comportamenti antisindacali. La FP-CGIL ha denunciato pubblicamente fatti molto seri. Le altre sigle sindacali (CISL, UIL, FIADEL) hanno preso una posizione diversa, ma una cosa è certa: c’è un clima aziendale esplosivo, i dipendenti sono in piena incertezza e la politica continua a lavarsene le mani.Quando si parla di ambiente e sicurezza, la politica non può nascondersi dietro i tecnicismi: la responsabilità politica delle nomine è della giunta Arrighi e delle forze che la sostengono. I sindacati avevano chiesto un incontro urgente con RetiAmbiente per chiarire il futuro del biodigestore e dei lavoratori. La riunione era fissata per le 10. Alle 19:17 della sera prima arriva una PEC: RetiAmbiente rinvia tutto di 5 giorni. Motivo? La richiesta della FP-CGIL, sindacato minoritario dentro Cermec (alle ultime RSU non ha eletto neppure un delegato).E così, su una questione che riguarda posti di lavoro e sicurezza ambientale, si rinvia tutto per motivi non chiari. La domanda nasce spontanea: perché RetiAmbiente ha dato peso a quella sola richiesta? Perché il sindaco Arrighi non ha preso posizione? Ci sono giochi politici tra Regione Toscana, PD e Cermec che nessuno racconta?Quando si tratta di ambiente e salute, i cittadini pretendono trasparenza massima. I sindacati lo hanno detto chiaramente: la Regione gioca a scacchi con questo territorio, trattandolo come periferia di serie B. Ed è difficile dar loro torto.Carrara e Massa hanno già pagato per anni le conseguenze di scelte sbagliate: emergenze rifiuti, impianti obsoleti, bonifiche mai partite, ritardi e promesse mancate. Ora il rischio ambientale è altissimo, con la perdita del biodigestore e la cancellazione delle bonifiche. E la politica locale, in primis Arrighi e il PD, continua a far finta di niente. Su un tema ambientale così grave, non sono accettabili rinvii misteriosi, giochi politici, scaricabarile, comunicati vaghi e silenzi imbarazzanti. I cittadini e i lavoratori meritano risposte chiare e immediate da chi governa.Perché è stato rinviato l’incontro urgente? Qual è la posizione del Comune sugli scontri sindacali? Quali sono le responsabilità politiche della giunta e del PD? L’ambiente e la sicurezza non sono un gioco. E questo territorio è stanco di essere trattato come discarica e periferia di serie B".
Cermec, biodigestore e caos istituzionale: Arrighi e Pd devono fare chiarezza subito
Scritto da Redazione
Politica
21 Novembre 2025
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