La collaborazione tra comune di Carrara e RetiAmbiente sembra stia andando nel migliore dei modi: l’impianto del Cermec è stato acquistato dall’azienda, e i nuovi progetti di riqualificazione e rimodulazione delle attività (come l’ormai famoso biodigestore) stanno proseguendo nel loro iter burocratico. Eppure, in consiglio comunale qualcuno ha più di un dubbio, e vorrebbe vederci più chiaramente rispetto alle ultime mosse di comune e RetiAmbiente. Il consigliere di Italia Viva Cosimo Maria Ferri è di certo in prima linea in questa battaglia, e chiede a gran voce che il consiglio e la cittadinanza sappiano di più riguardo ai nuovi finanziamenti, i siti scelti per i nuovi impianti e l’impatto ambientale delle misure. C’è stata anche l’audizione del nuovo amministratore, Lorenzo Porzano, ma per Ferri non è stato sufficiente.
“Chiediamo più controlli ad Arpat e più informazione per i cittadini – sentenzia Ferri – che sono sempre più preoccupati. Chiederò d’istituire una commissione d’inchiesta su Cermec che valuti la gestione anche del passato, tante cose da chiarire perché non è stata nel passato chiesta l’autorizzazione per codice rifiuti Cer 19.12.12, perché nel nostro territorio ci sono stati ritardi nella raccolta differenziata? Quali sono stati negli i rapporti tra Cermec e la discarica di Peccioli nella politica regionale in tema di rifiuti? Inoltre, il 12 febbraio scadrà termine per il saldo per gli acquirenti, se rispettato poi cosa ne sarà? Quali interlocuzioni ci sono state? E infine, chiediamo alla Sindaca di nominare i vertici di Nausicaa: ormai tutti ne parlano in città e nessuno sta comprendendone i ritardi”.