"Inaccettabile. Arrogante e indisponente. Privo di ogni rispetto verso la tutela dei lavoratori, delle disposizioni dei Decreti del Presidente del Consiglio dei ministri sull'emergenza Covid19, prima ancora che dei rapporti con le organizzazioni sindacali. Non abbiamo altro modo di definire la lettera che l'amministratore unico di Master ha inviato ai dipendenti per invitarli a tornare al lavoro, in ufficio, in piena emergenza coronavirus, per un servizio che di essenziale non ha assolutamente nulla in questo momento dato che sono sospesi tributi e imposte. Più che un invito, un modus operandi autoritario e di stampo fascistoide di richiamo all'ordine che nulla ha a che vedere con la pubblica amministrazione di stampo democratico in cui ci troviamo a vivere e operare. L'amministrazione, e il sindaco in prima persona, dovrebbero intervenire per richiamare al rispetto istituzionale dei ruoli l'amministratore unico della società in house del Comune di Massa".
E' un affondo deciso quello che portano avanti, in maniera unitaria, i segretari delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Patrizia Bernieri, Enzo Mastorci e Claudio Salvadori. "I toni utilizzati dall'amministratore unico Corrado Panesi non possono passare sotto traccia. Chi sono i pavidi, gli irresponsabili e senza senso del dovere a cui fa riferimento nella lettera inviata ai dipendenti? L'amministratore unico fa una gran confusione – proseguono i tre segretari -, portando come punto di riferimento i lavori impegnati in servizi definiti essenziali come infermieri, medici, operatori sanitari o gli addetti di Asmiu per poi richiamare i dipendenti a rientrare al lavoro in ufficio da lunedì. L'unica modalità concessa è quella del telelavoro e metterli in condizioni di poter effettuare le pratiche essenziali tramite smart working è compito dell'azienda. Non può essere certo lasciata all'autogestione e alle risorse personali di cui ciascuno a casa può o meno disporre. Da quale servizio essenziale che svolge Master deriva un'esigenza tanto indifferibile da chiamarli a rientrare in ufficio da lunedì? Certo, non tutti hanno un computer completamente a disposizione a casa ma a quel punto spetta alla società sopperire alla mancanza, qualunque sia il loro numero".
Assenza di dispositivi tecnici personali che non possono in alcun modo giustificare per i sindacati l'alternativa messa in campo dall'amministratore unico Panesi: "Andrà personalmente ad aprire le porte di accesso di Master? Lo faccia, anche a petto nudo, con un fascio di grano in mano, telecamere al seguito, novello emulo di tempi andati che certo non ci mancano. Ma noi non possiamo in alcun modo accettare che sia messa a repentaglio la sicurezza e la salute dei lavoratori in nome di un servizio che oggi più che mai non è essenziale. Ben venga la sanificazione degli ambienti di lavoro, ben venga il fatto che i locali siano interdetti al pubblico. D'altronde è quanto prevedono i Dpcm in merito all'emergenza Covid19. Di meno non sarebbe nemmeno lecito. Invece pensare di riaprire contravviene a ogni direttiva del governo in merito, a ogni minimo criterio di buon senso nella tutela della salute pubblica e dei lavoratori a cui certo non può sopperire la promessa di un distanziamento all'interno degli uffici. Diffidiamo ufficialmente l'amministratore unico a procedere in tal senso e speriamo che quanto da lui stesso dichiarato nella lettera, ossia che la decisione sarebbe stata presa dopo 'franco e proficuo confronto con il sindaco', non corrisponda a realtà. Speriamo che lo stesso prima cittadino prenda le distanze da questa scelta. Altrimenti saremo pronti a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, anche a livello legale, per difendere la salute dei lavoratori che rappresentiamo"
Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl: "Master, lettera inaccettabile ai lavoratori dell'amministratore unico per farli rientrare in ufficio"
Scritto da Redazione
Politica
04 Aprile 2020
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