"Siamo a settembre, e ancora dei documenti programmatici del Regina Elena non vi è traccia" lo fa notare il consigliere dei 5 Stelle Matteo Martinelli, che spiega: "Nonostante che, per legge e per statuto, avrebbero dovuto essere portati all'attenzione del Consiglio Comunale entro gennaio. Siamo molto preoccupati per l'andamento economico dell'azienda e per le possibili ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti agli utenti della struttura. Siamo di fronte infatti ad una utenza molto fragile, che ha bisogno di grande supporto e continue attenzioni. Negli ultimi due anni, purtroppo la gestione del Regina Elena dell'assessore Orlandi ha prodotto perdite che, al netto dei contributi comunali e di poste di carattere straordinario, ha generato perdite dell'ordine dei 600 mila euro all'anno. L'assessore Orlandi, grazie alla copertura e a alla complicità del Partito Democratico, inoltre ha troppo spesso disatteso scadenze di legge. Nel caso di specie, viene ripetutamente inficiato il diritto di informativa dei consiglieri e vanificato la capacità delle commissioni e del Consiglio comunale di svolgere il proprio ruolo di controllo e indirizzo nella gestione dell'azienda. Dopo gli slogan, le parole arroganti e presuntuose di inizio mandato, è evidente che, alla prova dei fatti, l'amministrazione delle novità ha privilegiato le solite scelte di bassa lega, viste e riviste, che non vanno certamente nell'interesse dei cittadini. In questa linea ha trovato un'ottima sponda nel PD, incapace di recuperare gli orrori compiuti in questi tre anni di amministrazione della città e la cui principale preoccupazione sembra essere quella di occupare poltrone e ruoli, nella speranza di accrescere in questo modo l'orticello in vista delle prossime elezioni. Più che novità, un ritorno all'ancient regime. Si continua infatti a svilire competenze e merito, in favore di vicinanza e aiutini, secondo una logica di potere ben conosciuta in città. Logica che va a vantaggio di pochi e a discapito di molti, soprattutto dei più deboli, che invece una presunta amministrazione di sinistra dovrebbe tutelare. In un contesto certamente non roseo, registriamo il grido di allarme della UIL, che proprio ieri ha fatto emergere la possibilità che il Regina Elena proceda ad un taglio del monte orario degli operatori socio sanitari.La politica di tagli di personale dotato di professionalità indispensabili per la cura degli ospiti della casa di riposo preoccupa sia per quanto concerne l'aspetto umano dei lavoratori interessati da possibili licenziamenti o pesanti riduzioni orarie, sia per le ripercussioni sulla qualità del servizio offerto dal Regina Elena.
Vogliamo chiarezza e trasparenza su quanto è emerso, sui conti e sulle scelte della direzione aziendale. L'amministrazione comunale deve confrontarsi con i consiglieri nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge, al fine di garantire una corretta informazione e ristabilire una proficua relazione con l'organo consiliare competente, nell'interesse dell'azienda e dei cittadini di Carrara. Il tempo delle frasi fatte e degli slogan è terminato".