La Cisl Funzione Pubblica non è disposta a gettare la spugna sulla situazione dei lavoratori della residenza sanitaria assistenziale Regina Elena, di viale Don Minzoni.
“Pensavamo che il CDA e l’amministrazione comunale di Carrara, regista occulta ma non troppo, avessero iniziato il percorso per evitare di portare la RSA Regina Elena verso una fine ingloriosa. Evidentemente ci siamo sbagliati poiché la loro condotta non soltanto ha avviato la RSA verso un declino certo ma purtroppo ha accompagnato la struttura ben oltre”.
“Ad oggi – spiega il segretario Cisl FP, Enzo Mastorci - dopo mesi di risposte e promesse fasulle, nessun incontro è stato convocato con le parti sociali e nessuna risposta è mai arrivata ai nostri quesiti. La cosa certa è che quest’aamministrazione non vuole il bene delle lavoratrici e lavoratori della struttura e di conseguenza nemmeno alle persone ivi ricoverate”.
“Ci domandiamo perché – incalza duramente la CISL - l’amministrazione vuole il male delle lavoratrici e dei lavoratori del Regina Elena. Perché? Forse per risparmiare qualche centesimo di euro sulla pelle delle persone fragili e dei lavoratori?”.
L’attacco fa riferimento alla disparità delle condizioni contrattuali dei lavoratori: “La condotta unilaterale del CDA e dell’amministrazione comunale è tesa a creare lavoratrici di serie C, con contratto UNEBA che penalizza economicamente e giuridicamente lavoratrici e lavoratori, e lavoratrici di serie B, con contratto Autonomie Locali: con la prospettiva di una retrocessione certa per tutti”.
“Nel giorno stesso in cui dovessero partire i calendari delle prove di concorso - annuncia la CISL - denunceremo il CDA e qualora, come paventato, dovessero “sbucare“ accordi di equiparazione salariali, la denuncia verrà inoltrata alla Corte dei Conti poiché un soggetto pubblico come la RSA Regina Elena non può fare accordi che aggravano i costi pubblici. Rispetto alla cecità delle scelte, i numeri sono inclementi poiché la scarsa appetibilità del contratto UNEBA ha ridotto a 10 le domande di partecipazione al concorso”.
“Come CISL FP – conclude Mastorci - facemmo una proposta il 9 novembre che ad oggi attende ancora una risposta, nel frattempo il Covid ha invaso nuovamente tutte le strutture e Regina Elena ha tenuto botta grazie all’intervento provvidenziale della ASL che però, essendo cessato, lascia nuda l’unica struttura RSA pubblica della città di Carrara”.
M.C.