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Scritto da Redazione
Politica
17 Febbraio 2024

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Continua il botta e risposta tra il gruppo dei Civici Apuani di Massa e gli esponenti di Legambiente e dell’opposizione sul progetto di recupero della colonia Ugo Pisa di Marina di Massa. La nuova replica dei Civici Apuani è molto critica nei confronti dei comunicati pubblicati a ritmo quotidiano, nei quali, secondo loro: “Viene criticata aspramente e giudicata in modo negativo qualsiasi iniziativa presa dalla amministrazione Persiani, peraltro dopo anni di immobilismo totale. In merito ai commenti di quello che definite architetto "incriminato" relativamente alla procedura si fa presente che il dirigente dei Lavori Pubblici ha redatto una relazione dettagliata sulla procedura effettuata, in seguito a ricorso a Soprintendenza e Mibact, proposto da Italia Nostra e Legambiente. Nella seduta del 23 Gennaio 2024, l'Alta Commissione, all'esito dell'esame della documentazione tecnica inviata, ha ritenuto esaustivi i chiarimenti prodotti dal comune di Massa, certificando, in tal modo, la regolarità della procedura. La seconda osservazione riguarda il "convegno" organizzato dall'Ordine degli Architetti, in cui veniva evidenziata la contrarietà all'intervento proposto dall'amministrazione Persiani: non si capisce la critica rilevata, in quanto la partecipazione assicurava, effettivamente, il conseguimento di crediti formativi. Pertanto,  maggior prudenza nelle affermazioni, dovrebbe essere utilizzata, non da parte nostra, ma da parte di tutti coloro che, strumentalmente, lanciano accuse non supportate da fatti reali e concreti. Infine, riguardo all'unità paesaggistica, non si comprende come possano apparire depotenziate e non valorizzate le tre emergenze, da voi definite bosco/pineta, passerella e edificio/storico eclettico a mare. Si ritiene, invece, che il progetto persegua gli obiettivi di valorizzazione dell'intero complesso, per finalità di interesse pubblico, quali la creazione di una nuova polarità insediativa polifunzionale di carattere sociale. Nello specifico quello che definite bosco/pineta è, in realtà, un parco, soggetto a vincolo paesaggistico, come tutta la zona del litorale massese. Nella relazione dell'agronomo si prevedono le operazioni necessarie per avere come risultato finale una pineta adulta sana, caratterizzata dall'architettura tipica delle pinete mediterranee con forma "ad ombrello", ovvero fusto dritto, impalcatura delle prime branche principali a circa 10-11 metri, chioma espansa e globosa con proiezione a terra di almeno 60 metri quadrati. In tal modo, seguendo le modalità tecniche previste per mettere in sicurezza il parco, nell'ottica di conservare la pineta e rinnovarla, lo stato della stessa, a maturità, permetterà la totale fruibilità del suolo che potrà essere utilizzato per attività sportive e ludico-ricreative. Per quanto riguarda l'edificio/storico eclettico a mare, ex colonia, costruita tra il 1913 e il 1914, con una forma architettonica a tetti spioventi, si evidenzia come, già da allora, fosse incongruo con l'architettura della nostra costa. Inoltre, nel tempo, l'ex colonia ha subito forti variazioni per cui, non solo era incongrua all'epoca della costruzione, ma è anche non rappresentativa dei caratteri tipologici e stilistici del primo Novecento, in quanto modificata pesantemente nell'aspetto esteriore. Tuttavia, nonostante fosse pervenuto, dal Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Toscana, con PEC n. 60839 del 27/07/2023, l'atto di Svincolo degli immobili, in quanto, "non presentando interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, per le motivazioni riportate nel campo "valutazione" visibile nel sistema, non rientrano tra i beni di cui all'articolo 10, comma 1, del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii". l'A.C. ha ritenuto di accogliere le osservazioni presentate da una parte di cittadini e di associazioni e di sospendere la demolizione dell'edificio ex colonia, in attesa di valutare eventuali soluzioni alternative. A tal proposito è intenzione dell'amministrazione attivare percorsi partecipati ed inclusivi, promuovendo la discussione popolare, ai fini di preservare la memoria architettonica dell'edificio, antistante il mare, ricostruendo la passerella, nonostante le evidenti condizioni statiche critiche e la mancanza di valore architettonico, causato da aggiunte incongrue e modifiche apportate rispetto al progetto originario”.

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