“In una città come Carrara, con un'altissima dipendenza da alcool tra la popolazione e soprattutto tra i giovani, ha dell’incredibile che il sindaco Serena Arrighi, nell'ambito delle iniziative collaterali a White Carrara, abbia autorizzato il progetto “Cocktail weekend”: bevi quattro aperitivi al prezzo di tre”. A segnalare il fatto è il coordinatore provinciale della Lega, Nicola Pieruccini che ha spiegato: “La “sana trovata” pare essere del compagno della responsabile del progetto Unesco, e avrebbe come scopo che i fruitori della mostra White Carrara siano inebriati da quattro bicchieri di alcool per gustare meglio il design”. Pieruccini ha ricordato che il comune ha appena impegnato più di 5600 euro per sottoporre i dipendenti comunali ai test alcolici e test anti droga presso il laboratorio del dottor Bruno ad Avenza, ed ha suggerito al sindaco e a tutto il consiglio di sottoporsi al test. “I politici – ha aggiunto Pieruccini - dovrebbero sottoporsi al drug test ed alcool test perché occorre essere lucidi quando si decide di sponsorizzare ed invitare a farsi quattro bevute al costo di tre, quando si danno incarichi agli amici degli amici e soprattutto quando si gestiscono milioni di euro di soldi pubblici. Il dirigente al personale Massimiliano Germiniasi, che ha ottemperato alla legge sulla sicurezza del lavoro, farà eseguire esami del sangue per alcuni gruppi di lavoratori scelti dal medico del lavoro. In particolare per scoprire l’ eventuale accumulo di sostanze tossiche nel loro organismo. Per cui chiediamo: se, per esempio, un dipendente avesse dato retta allo sballo proposto dal “ cocktail weekend” e il giorno dopo dovesse sottoporsi all’alcool test previsto dal dirigente al personale, magari trovato positivo, potrebbe essere sospeso o licenziato? Secondo la legge certo che sì. Chiediamo quindi che il test antidroga con la prova del capello e l’alcol test su base volontaria venga effettuato anche dai consiglieri comunali, dagli assessori e dal sindaco Arrighi e, se non hanno nulla da temere, dovrebbero rendere pubblica, sempre previo consenso scritto, l’adesione ai test e i risultati, nel rispetto della normativa nazionale sulla privacy. A proposito di esami del sangue obbligatori per i dipendenti occorre mettere in rilievo le numerose categorie di lavoratori a cui riguarda come gli assistenti sociali, gli educatori e gli autisti, visto l’art. 41 comma 8 del D.Lgs n. 81/2008 ai sensi del quale la sorveglianza sanitaria dei lavoratori a rischio comprende le analisi ritenute necessarie dal medico curante . Quello che non è chiaro però nell’atto pubblicato dal Dirigente al Personale è che, per dare attuazione alla norma sopra citata, si rendono necessari ogni anno sia gli accertamenti sanitari ordinari sia accertamenti aggiuntivi non individuabili a priori. Quali? Inoltre non è chiaro perché, nel triennio 2024-2026, nell’atto pubblicato si legge che: “si possono calcolare per ogni anno un totale di accertamenti pari a circa n. 663”. Probabilmente c’è un errore perché i dipendenti comunali sono circa 400 di cui al massimo due autisti, perché gli altri sono dipendenti di Nausicaa; poi ci sono circa otto assistenti sociali e ad oggi nessuna educatrice(anche se sono in corso le assunzioni). Quindi i conti non tornano. Il comune per effettuare i test ha richiesto dei preventivi alle aziende presenti sul territorio e i prelievi saranno effettuati dal Laboratorio Analisi Mediche Dr.Bruno srl: per 5.660 euro iva esente relativo agli anni 2024-2025 e 2026. Le principali sostanze che saranno ricercate nel test antidroga sono cannabis, cocaina, oppiacei, eroina, anfetamina, morfina e steroidi, il test può essere svolto analizzando un campione di saliva, ma molto più frequentemente attraverso l’analisi delle urine. Se il lavoratore si rifiutasse il datore di lavoro ha il giustificato diritto di procedere al licenziamento. In caso di positività dell’alcol test e al test antidroga, nell’ immediato, il medico competente deve esprimere il giudizio di inidoneità temporanea alla mansione. La Lega ricorda che il Premier Matteo Salvini più volte è intervenuto invocato controlli antidroga anche sui parlamentari e che molti politici di comuni italiani si sono sottoposti volontariamente ai test . La posizione del leader della Lega è da sempre contraria alla legalizzazione delle cosiddette droghe leggere tanto care al PD. Matteo Salvini ha sempre sostenuto che in Parlamento c’è qualcuno che vorrebbe legalizzare la droga e vorrebbe lo stato spacciatore, mentre a lui preme verificare se i parlamentari, quando vanno a schiacciare i bottoni, sono lucidi o no, cosa che interessa anche anche i militanti della Lega”.
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