"Finalmente un rappresentante dei cittadini si è esposto su argomento variante Aurelia, chiedendo chiarezza: è evidente però che la vicenda non è stata alla sua attenzione nei mesi precedenti, visto che il contenuto del comunicato è confusionario e superficiale": il comitato No Variante Aurelia accende nuovamente i riflettori sulla questione legata al progetto della variante Aurelia, attualmente in esame presso il ministero e critica, pur rallegrandosi per l'interessamento, il recente intervento definito tardivo e confusionario del consigliere regionale Giacomo Bugliani. Non solo: il comitato fa il punto, raccontando la storia del progetto definito ormai vecchio e superato dalla nuova situazione della rete stradale e urbana di Massa e di come nel tempo l'espansione della città abbia spostato il suo baricentro e di conseguenza ciò che può essere definito centro cittadino. Ha più senso, chiede il comitato, spostare l'Aurelia quando questa ormai non passerebbe più dal centro come vieta la legge? Come se non bastasse le strade nate nel frattempo intorno, non avrebbero abbastanza "capacità" per convogliare il traffico in una strada della portata dell'Aurelia.
"Il progetto della variante Aurelia è stato pensato negli anni settanta-ricorda il comitato- ripreso nei primi anni duemila, dopo diverse bocciature degli stessi tecnici comunali. Nel frattempo, le amministrazioni comunali che si sono susseguite dagli anni 90 hanno autorizzato lo sviluppo e l'espansione dell'area interessata (case, negozi, servizi, aree commerciali e artigianali) e realizzato rotonde al posto dei semafori, di dimensioni relative allo spazio disponibile, quindi non adatte a convogliare il traffico di una strada extraurbana come la variante Aurelia. Tutta la zona Stazione – via Carducci è diventata di fatto: "Centro Città", anzi centro pulsante della città con conseguente traffico già intenso ogni giorno a tutte le ore, con lunghe code in entrambe le direzioni nelle ore di punta. Quindi è evidente il cambiamento dello scenario della città che fa decadere l'obiettivo principale della variante: non attraversare il centro città".
Esiste anche un'analisi effettuata dall'Università di Pisa che sgombrerebbe il campo da false illusioni, scrive il comunicato, perché la variante non porterebbe alcun beneficio, anzi, porterebbe inquinamento. E insiste quindi il comitato :" Il comune di Massa per redigere l'ultimo PUT-PUM (Piano del traffico e mobilità), aveva richiesto uno studio di analisi all'Università di Pisa, che produsse diversi scenari da cui si evince che la realizzazione della variante Aurelia non avrebbe portato benefici alla mobilità e sicurezza, ma avrebbe impattato negativamente per inquinamento acustico e atmosferico su una area più vasta del tracciato esistente, oltre a devastare una zona verde della città".
Uno studio i cui risultati sarebbero confermati anche dall'Anas ma intanto il progetto va avanti per la sola "variantina" lasciando "scoperto" dalla valutazione ambientale il resto del tracciato:"Le stesse conclusioni sono presenti anche nelle relazioni tecniche di ANAS-riporta e denuncia quindi il comitato- per questo vari uffici della regione sono intervenuti con parere critico. Ad oggi, perse le tracce dei progetti della Intera Opera-prosegue la nota stampa- ANAS sta portando avanti l'iter per la realizzazione del solo 1° lotto (cosiddetta "variantina") che dall'OPA termina in prossimità del cimitero di Turano richiedendo la Valutazione Ambientale al Ministero della Transizione Ecologica, senza valutare l'impatto dell'intero tracciato e degli eventuali collegamenti".
Queste, le conclusioni del comitato No variante Aurelia, confortate dalle obiezioni presentate al ministero dai cittadini del territorio e confortate dal parere della regione:"Questo procedimento porta con sé quindi una contraddizione enorme: valutare solo una parte e non l'intera opera, così paradossalmente potremmo avere valutazioni incongruenti per le diverse parti dello stesso progetto. I cittadini che vivono il territorio hanno sollevato diverse obiezioni al progetto ANAS e presentato osservazioni al Ministero, molte sovrapponibili e riscontrate nel parere critico della regione (pubblicato successivamente)".
Questi, quindi, gli interrogativi rimasti aperti:"La richiesta di chiarezza avanzata dal consigliere regionale Bugliani deve per forza stringersi ai quesiti: per non creare una "nuova anomalia", ha senso costruire una variante Aurelia che attraversa il centro città, devastando una delle aree verdi rimaste? Qual è la ragione di valutare solo il 1° lotto senza avere definito intero Progetto della Variante Aurelia? (mancano lotto 2 e lotto 3). Visto la nuova attenzione alla tutela dell'ambiente, le prospettive e la volontà di transizione ecologica, alla politica serve il coraggio di abbandonare un progetto vecchio e non più attuale, costoso in termini economici e ambientali. Serve coraggio di cercare un progetto verde migliore per tutti i cittadini di Massa: le soluzioni ci sono".