"Con rammarico apprendiamo dalla stampa odierna che l'intervento della nostra iscritta, Veronica Frongia, è stato male interpretato da alcuni commercianti e soprattutto di nuovo volutamente ignorato dall'amministrazione. Un grido di dolore e una richiesta di aiuto che ha invece ricevuto il plauso di centinaia di imprenditori, anche di altre regioni. Invece la giunta del sindaco Francesco De Pasquale preferisce fare muro contro chi è già stato pesantemente colpito dalle chiusure imposte prima dal lockdown e ora dalla zona rossa invece di raccogliere l'appello e tendere una mano a quelle attività, poche ma importanti, che oggi non sanno davvero dove sbattere la testa".
E' il presidente della Confartigianato Massa Carrara, Sergio Chericoni, a prendere le difese della titolare del centro estetico Bellezza di Marmo, "il cui intervento – prosegue – è stato ampiamente e forse persino volutamente frainteso. Ha parlato della sua attività chiusa e ignorata totalmente dall'amministrazione Carrarese, ora come in primavera e di quelle poche altre attività messe in ginocchio dalle chiusure, in particolare del settore della bellezza. E ha chiarito che lei, quest'anno, non parteciperà alle spese per la tradizionale luminaria, da sempre pagata dagli imprenditori locali. E questo lo diciamo senza paura di smentita: senza l'autofinanziamento dei privati Carrara sarebbe una città buia".
E qui il presidente di Confartigianato punta il dito contro l'amministrazione carrarese: "Aveva l'occasione per recuperare quanto non era stato fatto a primavera. Una chance per tessere nuovamente buoni rapporti con alcune attività del tutto ignorate, come quella di Veronica. E invece di fare politica si preoccupa di arroccarsi in difesa con una risposta sconclusionata della presidente della commissione commercio, Marzia Paita. Il senso era chiaro: si chiedeva di dare maggior attenzione a chi, come lei, è costretta alla chiusura, al pari dei negozi di abbigliamento e di altre pochissime attività. Poche decine di esercenti che si avrebbero avuto piacere di essere considerate dal Comune, con qualche incontro o minimi provvedimenti di aiuto. Magari con un contributo sui tributi locali, sugli affitti o semplicemente per la luminaria natalizia. Ma la signora Paita si è limitata a parlare di luminarie, di riunioni con le associazioni di categoria, delle quali poi ignoriamo l'esistenza, e dell'impossibilità per il comune di far fronte alle spese delle luminarie per tutti. Che nessuno ha chiesto".
"E intanto neppure una parola di conforto – conclude Chericoni - per le attività che più di qualsiasi altre stanno soffrendo. E' a causa di queste gravissime disattenzioni, a questa totale mancanza di sensibilità che gli imprenditori si sentono sempre più abbandonati. E' in questi momenti che chi amministra deve dare una mano concreta. Invece non si danno nemmeno le risposte. Non c'è da meravigliarsi se poi gli imprenditori decidono di investire altrove".
Confartigianato: "Veronica cercava conforto e risposte, ma l'amministrazione risponde picche"
Scritto da Redazione
Politica
30 Novembre 2020
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