Prima l’assessore regionale Monia Monni, ora la soprintendente provinciale per il paesaggio Angela Acordon: le figure istituzionali contattate dai comitati ambientalisti della provincia di Massa-Carrara aumentano di giorno in giorno, ma la tematica resta sempre la stessa: il nuovo progetto, varato dal comune di Massa, per la riqualificazione del complesso dell’ex colonia “Ugo Pisa”.
Con un comunicato congiunto, otto associazioni del territorio (comitato “Alluvionati Ricortola, Casone, Bondano e Partaccia”, circolo Arci “31 settembre”, comitato “Nuovi paesaggi urbani”, associazione “L’Assiolo”, associazione “Politikè”, associazione “Amici Ronchi e Poveromo”, Italia Nostra Massa-Montignoso e Legambiente) hanno deciso di riportare il testo indirizzato alla stessa Acordon, in cui si evidenzia come la strategia di rilancio del sito possa essere deleteria sia da un punto di vista ambientale (con l’eradicazione di numerosi alberi e la successiva piantumazione di nuovi) che storico-culturale, visto il vincolo di interesse a cui sono sottoposti i fabbricati della colonia.
“È nostra convinzione che, per la colonia Ugo Pisa – si legge nella nota – l’interesse storico-culturale di tale struttura sia inequivocabile e riconosciuto, e in tal senso occorre l’obbligo di ricordare l’articolo 9 della costituzione […] Riteniamo inoltre che le modalità di sostituzione della pineta non tutelino affatto la permanenza dell’area boschiva in questa zona sottoposta a tutela, e che non si possa parlare quindi di una riqualificazione ambientale del parco ma piuttosto del rischio di perdere per sempre uno dei polmoni verdi della città, nonché tipica pineta costiera (oggetto degli obiettivi con valore di indirizzo del Pit: mantenere le parti residue di pinete costiere)”.