Cosimo Maria Ferri ce l’ha fatta: il nuovo consiglio di oresidenza della giustizia tributaria (Cpgt) che ieri (martedì) si è insediato in prima seduta, lo ha nominato al prestigioso incarico di vicepresidente.
“Sono molto soddisfatto della mia elezione come vicepresidente al CPGT. Ringrazio chi mi ha votato - dichiara - e cercherò di dare il mio contributo insieme alla presidente Lussana e a tutto l‘ufficio di presidenza”.
Una sorta di CSM della magistratura tributaria, il CPGT rinnovato con le recenti elezioni del 24 settembre, durerà in carica 4 anni fino al 2027. Composto da 15 membri, sono 4 i membri eletti dal Parlamento e 11 i magistrati tributari eletti a settembre tra i componenti delle commissioni provinciali e regionali: tra questi, Cosimo Ferri era risultato il secondo classificato, a soli 4 voti da Raffaele Tucillo ma anche primo tra i magistrati ordinari.
Step successivo alla votazione di settembre, appunto, la prima riunione di consiglio per la scelta al suo interno del presidente, tra i componenti di nomina parlamentare, e dei due vicepresidenti.
E ieri, tra i quattro membri già eletti dal parlamento, Bonafede Alfonso, Fiorenza Giorgio, Lussana Carolina, Lanzi Alessio, la scelta del Presidente è ricaduta sulla Lussana.
Suoi vice, Cosimo Ferri e Raffaele Tuccillo, scelti tra gli altri 11 togati del Cpgt: Romano Maria ilaria , Sammarro Antonio, Balduini Maria Tiziana, Graziano Nicola, Fucci Carlo, Cunicella Luciana, Corsini Giulio, Maiello Tammaro, Tenaglia Lanfranco Maria.
“L’efficienza e la professionalità della giustizia tributaria sono strategiche per un corretto rapporto tra fisco e contribuente. Servono più equità, più garanzie e più autonomia e indipendenza della magistratura tributaria” Ferri non perde tempo ed a pochi minuti dalla nomina, ha già lanciato la sua sfida riformatrice.
“Il Mef sarà un interlocutore ma non può sovrapporsi al ruolo del CPGT che dovrà rivendicare più autonomia. Si alla collaborazione ma no ad un’agenda dettata dal Mef. La credibilità della riforma Draghi necessita di questo chiarimento e il prossimo reclutamento dei giudici tributari professionali non potrà prescindere da un cambio di passo”.
Attenzione subito proiettata anche ai rimedi per sopperire alla carenza di magistrati tributari: “Bisogna però che parlamento e governo riaprano le possibilità di transito nella giustizia tributaria, valorizzano tutte le risorse in servizio laiche e togate. Occorre, inoltre, una proroga dell’età dei magistrati in servizio per evitare vuoti di organico che la giustizia tributaria non si può permettere”.
La nomina di Ferri è stata accolta con un grande entusiasmo anche dai numerosi sostenitori che hanno riempito di commenti la sua pagina social. E lui già promette assiduità di impegno: “C'è molto da fare non possiamo perdere l’occasione di una spinta riformatrice. Il fisco sarà più equo con una tutela effettiva dei diritti”.