Sul tema della salute pubblica, già nel 2013 l’ex sindaco Angelo Zubbani aveva promosso un piano di intervento condiviso con la conferenza dei sindaci di Massa-Carrara, l’Asl e la Regione Toscana. Questo piano, stimato in almeno 25 milioni di euro, puntava ad adeguare le strutture sanitarie locali agli standard moderni, compresi quelli antisismici. Non si trattava solo di promesse: nel 2015 fu istituito un Tavolo permanente tra Comune e Asl per monitorare gli obiettivi del Piano Attuativo Locale (PAL), con l’intento di rafforzare il legame tra i servizi territoriali e l’ospedale NOA. Quest’ultimo, nato come ospedale per acuti, è oggi costretto a gestire una commistione di pazienti gravi e utenti in attesa di esami di routine, un evidente scostamento dalla sua missione originale, aggravato dalla chiusura del monoblocco. Tra i progetti simbolo della visione di Zubbani spiccava il trasferimento della Scuola Infermieri Professionali da Massa a Carrara, nei locali dell’ex scuola Da Vinci, accorpata per l’occasione alla scuola Leopardi. “Quella scelta era strategica,” ricorda Maurizio Bertolini, rappresentante di Avenza R-Esiste. “L’idea era di trasformare Avenza in un polo accademico, con benefici significativi per la città in termini di prestigio e economia, grazie alla presenza di centinaia di studenti universitari.” Il progetto, però, è rimasto al palo: la Scuola Infermieri è ancora a Massa, in locali in affitto presso la Palazzina Ascoli, inadatti per spazi e funzionalità. *“Un’occasione persa,” commenta Bertolini, “che avrebbe potuto valorizzare Carrara, ma che continua a essere ignorata.” Se il progetto fosse stato realizzato nei tempi previsti, Avenza avrebbe già ospitato un polo accademico capace di laureare migliaia di giovani infermieri, rafforzando il sistema sanitario e contribuendo all’economia locale. Al contrario, dopo oltre dieci anni di attese, si registra l’ennesimo annuncio: la Regione Toscana ha previsto un finanziamento di 5,5 milioni di euro per la realizzazione della Casa della Comunità di Avenza, che includerà anche la Scuola Infermieri. Tuttavia, dietro questo nuovo nome si nasconde una lunga storia di promesse disattese. Nato come “Casa della Salute,” il progetto avrebbe dovuto centralizzare i servizi sanitari di Avenza. Dopo un decennio di annunci e rinvii, l’attuale piano prevede la ristrutturazione del corpo B dell’edificio di via Campo d’Appio e il trasferimento degli ambulatori dall’altra sede di via Giovan Pietro. Maurizio Bertolini esprime amarezza: “La nuova Casa della Comunità e l’Università ad Avenza restano solo promesse. I lavori non sono mai iniziati e, a distanza di anni, siamo ancora al punto di partenza. Dopo Zubbani, chi ha amministrato Carrara non ha saputo incalzare Regione e Asl per concretizzare quanto stabilito, lasciando i progetti in uno stato di stallo perpetuo.”
Oltre ai mancati impegni di ASL, Regione e Comune sulle risposte socio-sanitarie, i cittadini, delusi ma non arresi, si trovano a fronteggiare altre ferite aperte del territorio: il palazzetto dello sport interdetto, l’ex mercato coperto in condizioni fatiscenti e un Viale XX Settembre che si allaga anche con piogge leggere. “Il futuro della città e della sanità territoriale non può basarsi solo su proclami, che chi amministra oggi Carrara sembra aver imparato bene a utilizzare e ad avallare” conclude Bertolini. Carrara e i suoi cittadini meritano azioni concrete, non promesse vuote.