Chiusura degli ospedali, riduzione dei posti letto, accorpamento e chiusura di interi reparti, riduzione da dodici a tre delle Usl, liste d’attesa drammaticamente intasate. Questa la dura realtà della sanità locale nell’analisi del Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara che ha sottolineato ancora una volta il carattere assolutamente elettorale delle molte promesse fatte dai vertici della Regione e della Asl nel corso dell’ultima recente visita al Monoblocco di Carrara. “ La realtà sanitaria apuana è, di fatto, martoriata dal Covid e da una ventennale gestione fallimentare della sanità targata Rossi. – hanno detto dal comitato - Le conseguenze sono terribilmente evidenti: un continuo massiccio ricorso alle strutture private convenzionate con i pazienti costretti a spendervi centinaia di euro per fare esami. In alternativa Asl prospetta visite in date improponibili e in località ad oltre 50 chilometri di distanza.”. Come esempio di tale cattiva gestione i membri del Comitato hanno portato il caso del reparto di oculistica che è fiore all’occhiello della sanità apuana e vanto di eccellenza per il Monoblocco di Carrara, e che adesso è in evidente affanno. Una semplice visita oculistica oggi viene prenotata al31 luglio 2021. “ Al Monoblocco - hanno continuato dal Comitato - non vengono più svolti tutti gli interventi di chirurgia refrattiva corneale mediante l’utilizzo del laser a eccimeri. Attualmente tutti i medici oculisti della nostra provincia sono costretti a dirottare i loro pazienti alla Clinica Oculistica Universitaria di Pisa o alla Clinica Privata San Rossore di Pisa poiché anche la Casa di Cura San Camillo di Forte dei Marmi, nel regime di riorganizzazione della struttura, recentemente ceduta dai padri camilliani alla società piacentina Santa Chiara srl, già titolare della clinica “Barbantini” di Viareggio, ha eliminato questo tipo di servizio. Eppure i vertici di ASL oltre cinque anni fa garantirono pubblicamente che “a breve” il servizio sarebbe tornato a Carrara. Ad oggi nulla sembra cambiato, con pazienti costretti a rivolgersi a strutture private talvolta anche distanti.”.
L’altro nodo cruciale esaminato dal Comitato è stata la risonanza magnetica: “ Le apparecchiature per la Risonanza Magnetica Nucleare gestite da ASL nella nostra provincia sono due: una al Noa di Marina di Massa, una a Massa nel vecchio ospedale. Mentre al Noa l’apparecchiatura viene utilizzata esclusivamente per i degenti e gli accessi in urgenza dal pronto soccorso, la Risonanza Magnetica che, secondo il PAL del 2016 doveva essere collocata al Monoblocco di Carrara, resta inesorabilmente ferma, inutilizzata all’interno del vecchio ospedale di Massa dismesso dal 2015 con il risultato che, oggi, gli esami diagnostici, che richiedono l’utilizzo della Risonanza Magnetica, vengono convogliati su strutture private convenzionate o indirizzati alle strutture ospedaliere di Pisa o Livorno o anche Piombino. I lavori nel cantiere per l'adeguamento strutturale, architettonico ed impiantistico del piano ammezzato del Monoblocco per l'istallazione della Risonanza Magnetica Nucleare iniziati il 6 novembre 2019, avrebbero dovuto terminare il 24 aprile. Purtroppo la Pandemia ha interrotto le attività del cantiere sulle quali la negligenza di ASL è intervenuta per bloccare, ancora una volta.
Il comitato ha chiesto conto alla Asl di molte delle gravi inefficienze della sanità apuane senza ottenere dalla dirigente Letizia Casani alcuna risposta. Per questo motivo il comitato è tornato a rivolgersi al sindaco di Carrara Francesco De Pasquale che, in qualità di primo responsabile della salute pubblica e presidente della conferenza zonale, ha il diritto e il dovere di essere informato e di informare in maniera chiara sulle tematiche attinenti, intervenendo laddove ASL e Regione non rispettino gli accordi programmatici sottoscritti ricordandogli che le risposte sono un atto dovuto.