Continua il botta e risposta tra i comitati ambientali, esponenti politici, confconsumatori e semplici cittadini, e GAIA S.p.a sa eguito dei disagi sopportati dagli abitanti delle frazioni montane rimasti per cinque giorni senza disponibilità di acqua potabile per il mancato funzionamento delle pompe di distribuzione del Cartaro. “E’ sconcertante - affermano Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli di Europa Verde – “apprendere che per delle semplici avverse condizioni meteo e con la sempre possibile interruzione dell’energia elettrica, un impianto strategico corra il rischio di “bloccarsi”.
“G.A.I.A spa, invece di rispondere alle legittime contestazioni degli utenti in maniera vagamente “intimidatoria” per presunte dichiarazioni diffamatorie contro il suo operato, dovrebbe adoperarsi affinchè con efficacia e continuità, sia garantita l’efficienza dell’erogazione del servizio”
“E’ forte il sospetto che per una S.P.A. ancorchè formalmente sotto il controllo pubblico – continua Europa Verde Massa – “l’opzione preferita resti quella di massimizzare i profitti e socializzare le perdite con, nel caso di specie, i cittadini/utenti (ma anche le imprese e gli operatori economici) penalizzati doppiamente con l’aumento delle tariffe da una parte e il permanere dei disservizi dall’altra”. Per noi – aggiunge il partito ambientalista – il tema della ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico attraverso il passaggio da una Spa a una azienda speciale consortile, deve tornare ad essere un elemento qualificante delle proposte programmatiche per il futuro governo cittadino”.