Un esempio da seguire, secondo l’onorevole Cosimo Maria Ferri,componente della commissione giustizia della camera dei deputati, quello della Liguria che ha concesso ai titolari degli stabilimenti balneari e ai gestori delle spiagge libere di mettere in sicurezza i luoghi ed effettuare opere di manutenzione.
“La Regione Liguria – ha spiegato Ferri - ha emesso un decreto che autorizza una ripartenza ragionata ed attenta non solo per queste attività ma anche per piccoli interventi di edilizia, di giardinaggio, di cura degli orti e di nautica. Il provvedimento della Regione Liguria è, peraltro, in linea con il provvedimento del Governo. Infatti il D.p.c.m. del 10 aprile 2020 all’articolo 2 comma 12, testualmente prevede che “ per le attività produttive sospese, è ammesso, previa comunicazione del Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati, per lo svolgimento di attività di vigilanza, conservative, di manutenzione, nonché per attività di pagamento, di pulizia e di sanificazione “.
Ferri ha, quindi ,proposto alla Regione Toscana di seguire l’esempio della Liguria e si è detto convinto che sia corretto e giusto far ripartire, in modo ragionato e soprattutto in sicurezza, queste attività, garantendo la salute dei lavoratori, che deve essere una priorità, e di tutti coloro che vi accedono. “ I lavoratori devono essere muniti di dispositivi, mascherine, guanti – ha specificato Ferri - e devono essere rispettate le distanze e sanificati gli ambienti. Inoltre chi lavora deve essere sottoposto a test sierologici a spese del datore di lavoro. Non ci devono essere rischi. Controlli severi ma va consentita questa possibilità, è impensabile immaginare il nostro turismo fermo tutta l’estate. Giusto ed importante prepararsi per essere pronti quando il governo darà le indicazioni e detterà le regole generali. Prima la salute, ma ci vogliono anticorpi anche per il virus economico. Peraltro per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, ma lo stesso vale per attività di giardinaggio, i lavoratori sono all’aperto e spesso già lavorano o isolati o ben distanziati. E’ un modo per ripartire con cautela, in sicurezza e anche per curare il territorio.”.
Vi. Tes.