È allarmante la denuncia del segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori sugli effetti della nuova riforma voluta dall'amministrazione regionale.
<<In pratica - si legge nella nota di Salvadori - dalle 20 della sera alle 8 di mattina non ci sarebbe più il medico di turno lasciando tutto nelle mani di infermieri e operatori socio sanitari che per quanto bravissimi non possono per legge gestire un'emergenza medica in pazienti che sono spesso delicati e impegnativi, molti oncologici o appena dimessi dall'ospedale >>.
Mercoledì si è discussa in consiglio comunale una mozione a mia firma sulla #sanità con cui ho manifestato preoccupazione proprio sui tagli e i disservizi che continuano ad affliggere il sistema locale. Dal destino ancora incerto del Monoblocco, alla carenza di medici, al primo soccorso di Carrara, ai servizi specialistici da rafforzare, all'acquisto della risonanza magnetica, alla medicina territoriale, alle lunghe liste d'attesa.
La notizia del giorno successivo, conferma che le mie preoccupazioni sono realistiche e che serve un impegno deciso da parte della Sindaca e della sua Amministrazione. Sono rimasto deluso quando quest'estate Le ho chiesto di protestare per la chiusura della radiologia. Mi aveva risposto la vicesindaca Crudeli che era solo per una settimana.
Ebbene, io contestavo e contesto il principio di chiudere anche per un giorno un reparto o depotenziare e togliere un servizio: vuol dire rinunciare a difendere la salute dei cittadini. Oggi chiudono una settimana, domani tolgono il medico nell'orario notturno alle cure intermedie.
Con questo indirizzo regionale, di fatto si va a distruggere il reparto delle cure intermedie, ovvero quello che era un presidio indispensabile per l'oncologia, la medicina e il pronto soccorso.
Senza le cure intermedie, infatti, i pazienti più gravi dovranno essere mandati al Noa con tutto quel che comporterà in termini di gestione e organizzazione del lavoro.
Con gravi danni per la città di Carrara, per la sanità territoriale e per tutta la provincia. Noi non ci stiamo e lo diremo in tutte le sedi e non guardiamo al colore politico di chi amministra, ma all'interesse dei cittadini.