La querelle andata avanti per anni, tra Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa e l’associazione Cerbaja, organizzatrice della Festa di Riscossa Popolare presso il parco di Ricortola, si è conclusa con la risposta del Tar che ha respinto l’esposto fatto da Benedetti, dando ragione all’associazione.
La notizia ha scatenato il popolo social di Massa con un profluvio di commenti in gran parte concordi nel chiedere oltre che la multa di tremila euro imposta dal Tar al comune venga pagata dallo stesso Benedetti, anche le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale.
Benedetti ha però voluto ribadire la sua posizione ed ha dato la sua interpretazione della sentenza del Tar: “Non sono stupito dalla notizia dell’esposto respinto dal Tar – ha detto Benedetti - perché il giudice non è entrato nel merito dell’accaduto, ma si è limitato ad esaminare e giudicare l’iter avviato dal dirigente comunale, mancante dell’obbligatorio avviso di “ avvio del procedimento ” , che avrebbe garantito il contradditorio tra l’associazione ed il comune stesso. Così non è stato e quindi è stato annullato l’atto di revoca ed in questo modo, non è stato possibile stabilire se il sottoscritto avesse avuto ragione a sollevare la questione, chiedendo all’amministrazione comunale di revocare la gestione del parco per una grave omissione. Con il senno del poi, ritengo di aver avuto ragione e ne sono convinto, poiché l’ Associazione la Cerbaja, in quella occasione, aveva omesso di informare e richiedere l’autorizzazione al comune di Massa, per lo svolgimento della festa di Riscossa Popolare, come stabilito dal relativo regolamento comunale. Mi auguro che per il futuro, l’Associazione provveda ad informare sempre il comune delle attività straordinarie organizzate all’interno del parco, altrimenti mi vedrò costretto, mio malgrado, ad intervenire nello stesso modo.”
Benedetti ha poi rivolto un appello al partito dei Carc che ha annunciato l’intenzione di organizzare anche quest’anno la festa di Riscossa Popolare: “Pur non opponendomi di principio – ha spiegato Benedetti - chiedo agli organizzatori di ripensarci, poiché essendo ancora nella fase di emergenza Covid 19, credo che queste feste debbano essere sospese almeno per quest’anno, per salvaguardare la popolazione da eventuali rischi di contagio. Questa è una considerazione espressa da quasi tutte le associazioni che operano sul nostro territorio, le quali, in larga maggioranza, hanno deciso di non organizzare gli eventi, rimandandoli tutti al prossimo anno. Chiedo,inoltre, all’amministrazione comunale di vietare lo svolgimento di sagre, feste di partito e feste commerciali, all’interno di parchi e spazi pubblici, per evitare qualsiasi rischio associato alla pandemia ancora in corso.”.
Festa di Riscossa Popolare al Parco di Ricortola: respinto esposto di Benedetti
Scritto da Redazione
Politica
17 Luglio 2020
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