La recente campagna elettorale per le regionali ha riportato all’attenzione pubblica la battaglia degli ambientalisti a favore di una chiusura delle cave ed ha rivelato che questa posizione è condivisa, spesso, da alcuni esponenti del movimento 5 stelle. Per questo motivo il coordinamento comunale di Forza Italia ha fatto notare la necessità che tutta la politica esprima una posizione ferma e chiara in merito, dal momento che il confronto tra ambientalisti e cavatori ha già assunto toni estremi e che è ormai imminente l’organizzazione di manifestazioni.
“Riconosciamo che è necessaria – hanno detto Riccardo Bruschi coordinatore comunale di Forza Italia e Lucian Martisaca , coordinatore comunale Forza Italia Giovani - una riflessione sul modello di sviluppo del "mondo del marmo" affinchè sia il meno impattante possibile e che riduca e sfrutti al meglio scaglie, informi e detriti di scarto, evitando soprattutto che questi, in caso di eventi alluvionali, possano causare danni, e presidiando la pulizia periodica del letto dei torrenti e del Carrione. E' anche nostra convinzione che si debba incentivare la lavorazione in loco tramite la durata delle concessioni e sgravi fiscali alle aziende virtuose, e che si debba convincere chi beneficia di profitti maggiori ad investire in progetti per il rilancio della città.”. Bruschi e Martisca hanno ribadito con fermezza che chiudere le cave è un’ idea assolutamente incomprensibile, impraticabile ed antisociale. “ Sarebbe una caccia alle streghe dettata da un malessere sociale – hanno aggiunto i due leader locali di Forza Italia - Pensare nell'immediato di poter compensare la chiusura con il turismo o in qualsiasi altro modo è un puro esercizio di fantasia. In questo momento di tremendo flagello sanitario mondiale e di difficoltà economica, Forza Italia vuole essere ancor più al fianco di chi lavora: per questo abbiamo organizzato durante il lockdown un tavolo per la riapertura anticipata ed in sicurezza del settore ed abbiamo portato in visita alle cave il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e il coordinatore regionale Massimo Mallegni. Il marmo bianco è la ricchezza, la storia e l'orgoglio di Carrara ed un eccellenza del "Made in Italy". Le cave rendono i nostri monti uno spettacolo lunare unico al mondo, che dovrebbe essere proposto come patrimonio Unesco, sia che le si vedano dal mare arrivando in crociera o in barca, sia che le si veda dal cielo arrivando in aereo, sia che lo si veda sul passo e dai rifugi alpini del monte Sagro. Senza le cave, le Apuane sarebbero dei semplici monti, come se ne trovano ovunque, senza poesia e senza un’ identità cosi forte e spiccata.”
Per Forza Italia Carrara la chiusura delle cave avrebbe un impatto molto forte nella riduzione dei posti di lavoro, da chi commercia il marmo a chi lo trasporta a chi, come i portuali è addetto alla logistica per movimentare i blocchi. La chiusura avrebbe ripercussioni negative su tutta la collettività carrarese perché priverebbe le casse del comune di un entrata ad oggi di 26 milioni di euro, facendolo andare in default finanziario. “ La vera causa del livore verso il mondo del marmo – hanno continuato Bruschi e Martisca – è connessa con la convinzione che i soldi delle tasse del marmo non abbiano una ricaduta sulla città per colpa di un inganno dei politici che deve essere smascherato e che genera conflitto di classe. Il marmo dunque versa moltissimi soldi, ma questi spariscono nel palazzo comunale. La nostra battaglia sarà proprio per restituirli alla città vincolandoli ad una spesa in opere pubbliche, arredo urbano, aiuti di sostegno sociale e ad al finanziamento di un serio progetto di triennale rilancio del centro storico.”. Forza Italia ha confermato questo impegno in previsione delle prossime elezioni amministrative e ha invitato le forze politiche alleate e i movimenti civici a prendere parte all'eventuale manifestazione del 24 ottobre in favore dei lavoratori del marmo: “contro alla visione forcaiola e dannosa avvallata dai 5stelle e dai loro probabili alleati del PD.”.