La decisione dell’amministrazione carrarese di non organizzare i consueti centri estivi per bambini e adolescenti ha sollevato moltissime perplessità sia nelle famiglie che abitualmente usufruiscono del servizio, sia nei rappresentanti delle varie forze politiche di opposizione. Un’analisi accurata dei riflessi negativi che la soppressione dei centri estivi potrebbe avere è stata fatta da Carolina Ginesini, segretaria dei Giovani Democratici di Carrara.
“L’emergenza Covid-19 ha rivoluzionato i nostri stili di vita - ha spiegato la Ginesini - rendendo necessario il ricorso a nuove e inedite misure di gestione della nostra vita quotidiana. È necessario riprogettare il sistema scolastico ed educativo per garantire agli studenti ed alle loro famiglie la continuità necessaria e garantire un percorso di sostegno attraverso il quale poter affrontare con serenità i prossimi mesi. Bisogna intervenire concretamente per aiutare le famiglie più in difficoltà nell’affrontare la quotidianità durante il periodo estivo nel quale molti genitori hanno sempre potuto fare affidamento sui centri estivi ed attraverso i quali si riuscirebbe anche a garantire ai bambini, molto colpiti dall'emergenza sanitaria, momenti ludico-ricreativi e di socializzazione.” Per Ginesini è necessario valutare anche l’introduzione di misure di sostegno per le famiglie più in difficoltà come i nuclei monogenitoriali, quelli in cui entrambi i genitori lavorano e magari svolgono un lavoro incompatibile con lo smartworking, le famiglie con situazioni di fragilità come la disabilità di un bambino o di un ragazzo e tutte quelle persone che, con il graduale e parziale ritorno alla normalità e senza un supporto adeguato, potrebbero trovarsi in grave difficoltà.
“È di primaria importanza pensare a progetti in grado di tutelare la salute dei bambini e degli operatori che comporterà la necessità di individuare spazi idonei e l'adozione di stringenti misure di sicurezza seguendo le linee guida fornite dal governo sulla riapertura dei centri che prescrivono tutte le precauzioni da mettere in atto quali il lavoro in sinergia con i pediatri per l'ammissione ai centri, la suddivisione dei bambini in fasce d'età ed in piccoli gruppi, la stabilità relazionale dei gruppi volta a garantire l'eventuale tracciamento in caso di contagio. Un progetto di questo tipo potrebbe essere l'occasione per impiegare di nuovo gli operatori di Nausicaa Spa che, a seguito dell'emergenza sanitaria, hanno visto l'interruzione del loro lavoro ed hanno le competenze adeguate per svolgere questo tipo di attività.”. La Ginesini ha invitato l'amministrazione ad attivarsi per creare centri estivi, aprendo un tavolo di discussione e progettazione con le realtà del territorio che potrebbero dare un contributo fattivo nella gestione delle attività ed individuando luoghi all'aperto come il Campo Scuola di Marina di Carrara che, come ha specificato la segretaria dei giovani Dem, se messo in sicurezza, potrebbe rappresentare una buona soluzione oppure altri spazi all'aperto, magari inutilizzati, che potrebbero essere riattivati.
“Chiediamo alla amministrazione di cogliere le nostre riflessioni – ha concluso Ginesini - frutto di un lavoro di ascolto del territorio, propedeutico ad individuare le soluzioni più adeguate. È importante che queste proposte possano tradursi in realtà, anche alla luce dell'impegno della Regione Toscana che ha stanziato 2 milioni di euro destinati ai comuni per l’organizzazione delle attività estive per bambini. “.