E’ ufficiale e la conferma è arrivata quando ancora in molti si aspettavano il contrario, al punto che non tutti se la sentono ancora di commentare la notizia. Soprattutto non se la sentono i compagni di partito, quelli che alle recenti elezioni regionali hanno puntato su Giacomo Bugliani, il candidato più votato della provincia di Massa Carrara, vero campione di preferenze che ha portato alla lista di Eugenio Giani ben 11.625 voti.
Bugliani è entrato in consiglio regionale con tutta la forza ed il peso di un consenso elettorale enorme. Ma l’ambizione del partito democratico provinciale era la nomina assessoriale, che però non è arrivata. Anche a questo mandato, dunque, la nostra provincia di Massa Carrara si deve accontentare di mandare un consigliere a Firenze: ovvero, di rimandare Bugliani in Regione nelle vesti di consigliere, ma non di assessore.
Accordi presi dai partiti per la salvaguardia degli equilibri di coalizione? A fronte del gran numero di voti presi da Bugliani, è facile ed anche legittimo pensarlo. Ma, forse, più semplicemente la nomina assessoriale di Bugliani non è scattata perché nei complicati equilibri elettorali, pesa la sconfitta del centro sinistra in una provincia, qual è la nostra, che è anche la più piccola della Regione.
Un epilogo, dunque, che pesa su tutti ed il coordinamento provinciale di Forza Italia Giovani lo ha voluto dire: “Premettiamo che questo epilogo per noi appariva scontato: al di là delle promesse elettorali ci credevamo poco che a Firenze potessero conferire un incarico importante ad un massese. A prescindere dall’appartenenza partitica, rimane il dispiacere politico ed umano per la nostra comunità” – si legge nella nota firmata da Giovanbattista Ronchieri, coordinatore comunale Massa Forza Italia Giovani e Nicola Biglioli, vice coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Massa-Carrara (in foto). “Umano – proseguono – perché Giacomo che è un avversario, ma non un nemico, è persona preparata ed in politica ai giorni d'oggi è merce rara”. I coordinatori poi parlano di un dispiacere anche politico “che dà la rappresentazione plastica di come il Pd non si sia evoluto dalla logica spartitoria e anti-meritocratica che lo contraddistingue da sempre in Toscana e che lo ha portato a perdere sei capoluoghi di provincia nella regione”.
Da Forza Italia una reprimenda alla coalizione politica antagonista: “Per la sinistra siamo solo una pedina di poco conto in uno scacchiere geopolitico, un territorio di confine dallo scarso valore politico, una comunità che non può pesare più di tanto nel governo della regione, e infatti si vede. Poi si domandassero il perché a Massa-Carrara ha vinto il centrodestra”.