«Le nuove esternazioni inviate da Bernardi alla stampa locale in merito alla situazione del senza tetto affrontata anche in Consiglio Comunale (e su cui è intervenuta con molta più sensibilità e professionalità anche dalla consigliera Andreazzoli), sono estremamente gravi. Non solo perché contengono, come di consueto, diverse falsità ma anche perché diffondono tutta una serie di dettagli davvero inopportuni tra cui il luogo dove il senza tetto abitualmente pernotta. Il fatto che il consigliere abbia svolto per 10 anni il ruolo di assessore alle Politiche abitative è in questo caso una aggravante»: si apre così la replica dell’assessore al Sociale Anna Galleni alle ultime sparate a mezzo stampa di Massimiliano Bernardi.
«Visto che è stato assessore al Sociale dovrebbe sapere che quando si parla pubblicamente non si devono e non si possono fornire dettagli che violino la privacy delle persone interessate. Per questo sul caso del senza tetto in consiglio comunale ho parlato di “percorso complesso” e “soluzioni”. Mentre la consigliera Andreazzoli ha colto immediatamente il senso di quello che dicevo, Bernardi evidentemente non può o non vuol capire che sul caso ci siamo mossi e abbiamo attivato tutti gli strumenti a nostra disposizione. E quando dico che una soluzione c’è, ma questa persona deve abbracciarla, significa che è stato fatto tutto quello che si poteva» afferma l’assessore in carica.
Quanto alla polemica all’ “Housing Frist”, Galleni ribatte: «Bernardi a luglio dava per spacciato il progetto e invece proprio in questi giorni per un senza tetto si sono spalancate per la prima volta le porte di una casa, vera, che verrà condivisa con altri aventi diritto in un percorso davvero innovativo. Insomma, comprendo che la visione e l’approccio al tema veda distanti me e il consigliere: si tratta, infatti, di una persona che proprio il mio predecessore aveva liquidato prestando acquiescenza a che fosse piazzato in una roulotte fatiscente, senza acqua e senza gas. Con questo progetto, invece, gli abbiamo dato un’abitazione degna di questo nome: certo ci sono voluti tempo, risorse, idee e professionalità ma alla fine abbiamo dato una risposta seria.»
L’assessore al sociale ribadisce il concetto già espresso qualche mese fa: «Sconcerta che affronti il tema dei senzatetto, quando il suo operato sul tema è inesistente. Delle 35 persone registrate in anagrafe come senza fissa dimora, piazzate in collocazioni di appoggio, la maggior parte sono state iscritte proprio mentre lui era al governo della città. Peccato non abbia mai fatto nulla per dare loro una casa vera, come invece noi stiamo tentando di fare» ha concluso Galleni.
«Comprendo l’ossessione che Bernardi nutre nei miei confronti perché da 3 anni a questa parte, con tenacia quasi lusinghiera, si affanna nel tentativo di gettare discredito sulla mia persona. Ma nel far questo dovrebbe evitare certi scivoloni quando affronta tanto delicati o avere almeno la decenza di non mentire davanti al consiglio comunale. Mi riferisco alle menzogne proferite anche sulla situazione del Mulino Forti, clamorosamente sbugiardate proprio da Erp con un sopralluogo» conclude Galleni.