Carla Gianfranchi, vicepresidente di AmareMarina, chiede al sindaco se è in possesso di documenti che attestino la non pericolosità per Marina di Carrara in caso di ampliamento del porto e se sì che li renda pubblici.
Il sindaco è intenzionato ad ampliare il porto della marina cementificando il litorale contro la volontà dell'associazione AmareMarina che lo accuserebbe di mettere, in questo modo, in pericolo la vita degli abitanti della zona ''una posizione tutta tesa alla difesa di un'infrastruttura che già adesso incide negativamente, con rumori, inquinamento e rischio idrogeologico, sulla qualità di vita dei cittadini – afferma Gianfranchi – ad ogni pioggia più intensa del normale gli abitanti della <zona rossa> sono in allarme vivendo con l'ansia di ritrovarsi le abitazioni invase dall'acqua, dato che, il progetto dell'idrovora, pensato proprio per mitigare tale rischio e già finanziato dalla regione Toscana, giace ancora nei cassetti dell'amministrazione comunale con il rischio, poi, che la regione ritiri il finanziamento'' – prosegue il vicepresidente di AmareMarina, nonché ex consigliere di Marina di Carrara.
Carla Gianfranchi conclude poi ''ricordiamo al sindaco che tra le varie mansioni ha anche quella di tutelare la vita dei suoi concittadini, quindi se fosse in possesso di documenti che attestano la sicurezza dell'abitato di Marina est, nonostante il nuovo piano regolatore portuale, li renda pubblici rimanendo coerente con i valori di trasparenza che il movimento 5 stelle sbandierava in tempo di campagna elettorale''.