“E’ fondamentale affrontare continuamente problematiche come la violenza di genere, rafforzare le iniziative già in essere e far sapere che sul nostro territorio c’è una rete pronta ad offrire le garanzie del caso. Tengo a ringraziare i consiglieri del centro destra che hanno presentato una mozione a sostegno delle donne vittime di violenza, ma vorrei allo stesso tempo precisare che come amministrazione abbiamo messo in atto molte progettualità e colto ogni opportunità per poter intensificare i programmi di aiuto alle vittime di violenza. Non da ultimo, abbiamo stabilito le linee di indirizzo per la formazione di una graduatoria con cui assegnare alloggi popolari, come da legge regionale, a chi è inserito in strutture abitative emergenziali del comune, tra cui appunto le donne vittime di violenza” dichiara l’assessore al Sociale e Pari opportunità Amelia Zanti.
L’amministrazione Persiani, infatti, ha recepito la Legge regionale 2/2019, art. 14 comma 6, in base alla quale è possibile destinare, in via provvisoria, fino al 40 per cento degli alloggi di edilizia popolare a chi vive situazioni di emergenza, tra cui soggetti fruenti di interventi socio-terapeutici o assistenziali in ragione della loro situazione psico-fisica o di disagio socio-familiare.
“Tra questi ci sono ovviamente le donne ospitate nelle case rifugio o nelle strutture di accoglienza, con eventuali minori – continua l’assessore Zanti – ma non solo, abbiamo attuato, assieme ad altri enti ed associazioni, una serie di azioni volte al loro reinserimento nella società o nel mondo del lavoro, coscienti che una nuova vita per queste donne debba passare da un’autonomia economica”.
Tali progetti supportano nel percorso di autonomia le donne che necessitano di sostegno economico o del contributo affitto, offrono aiuti all’orientamento lavorativo e professionale, realizzano attività di formazione congiunta necessaria per consolidare la rete di protezione della donna vittima di violenza attraverso linee operative efficienti ed efficaci. L’amministrazione comunale dall’inizio del proprio mandato ha lavorato per rafforzare la rete cittadina di sostegno ed accoglienza. Oltre alla presenza sul territorio di un centro antiviolenza ed una casa di prima accoglienza, il comune di Massa è stato uno tra i pochi in Italia ad aver donato un immobile per realizzare una casa di seconda accoglienza in cui ospitare le donne vittime di violenza. La casa di semi-autonomia consolida il percorso di recupero verso una piena indipendenza delle donne uscite dalla protezione delle Case rifugio, ma che ancora necessitano di supporto.
“Purtroppo assistiamo continuamente ad un aumento dei casi di violenza ed è chiaro che il percorso da fare è ancora lungo – conclude l’assessore – pertanto è importante che arrivino risorse per contrastare il fenomeno della violenza e realizzare progettualità in grado di aiutare queste donne a ricostruirsi e la vita che hanno il diritto di vivere”.