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Scritto da Redazione
Politica
05 Novembre 2024

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L'approvazione dei PAAV avvenuta nel consiglio comunale di Massa del 4 novembre non piace al Comitato Ugo Pisa, secondo cui si tratta di un piano di programmazione territoriale che sembra prescindere dai fatti di questi ultimi giorni. "Pur accennando alla crisi climatica si propongono soluzioni di gestione dei rischi che osiamo definire lunari - dicono i membri del Comitato Ugo Pisa -Si è deciso di non richiedere un aggiornato parere tecnico del Genio Civile, dichiarando che è validoquello dato due anni fa, come se nel frattempo nulla fosse cambiato. E' stata privilegiata una legittimità procedurale, meramente burocraticaanziché fare una scelta responsabile e lungimirante che avesse riguardo, in primo piano, all'interesse comune. Avremmo ritenuto più logico e responsabile che ,invece di rinunciare ad un parere tecnico su un eventuale rischio, fossero stati richiesti più pareri, accessori e facoltativi, per redigere un progetto contestualizzato e dimostrare il reale interesse dell'amministrazione per proteggere la città e chi la abita. Si è parlato di erosione, di influenza del porto di Marina di Carrara, di innalzamento del livello del mare come se questi fossero fenomeni solo da registrare, fenomeni ai quali assistere inermi, mentre abbiamo ancora la possibilità di intervenire e di difenderci contro questi eventi. Basterebbe ci fosse stata la volontà politica. Una volontà politica non pervenuta, perché ieri sera è mancata un'idea di progettazione coraggiosa e innovativa di una città rispetto agli ormai sopraggiunti cambiamenti climatici. Apprezziamo chi ha votato contro questo Piano edanche chi ha rifiutato di partecipare al voto.  Quelli che hanno votato per l'adozione di un atto che non va nell'interesse dei cittadini massesi, che non si cura della salvaguardia della città e di chi la abita, dovranno assumersene la responsabilità anche di fronte alla città ed ai propri elettori. Ricordiamo infatti come, in Spagna, la folla, inferocita, abbia lanciato fango sulle autorità in visita, ma soprattutto abbia preteso le dimissioni del presidente Mazon, che aveva chiuso la struttura di prevenzione e disatteso gli allarmi".

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