Al termine di un lungo dibattito, martedì sera il consiglio della regione Toscana ha riformato il proprio statuto con il favore della maggioranza. Hanno votato si: PD, Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia.
Hanno invece lasciato l'aula al momento del voto, il M5S ma anche Giacomo Bugliani, presidente della commissione affari istituzionali in quota PD, in aperta polemica sulla scia della questione del mancato assessorato, negato da Giani al momento della formazione della nuova giunta regionale.
Un voto contrario è stato inoltre pronunciato da Italia Viva con Stefano Scaramelli. IV aveva presentato due emendamenti che non sono andati a buon fine, tra cui quello sulla parità di genere.
A questo proposito la coordinatrice regionale IV, Alice Rossetti, ha rilasciato un commento molto duro: "E’ accaduto un fatto gravissimo: aver respinto il nostro emendamento che sanciva la parità di genere nella composizione degli organi di governo della regione di fatto riporta indietro le lancette dell’orologio di qualche decennio".
"Fa specie in particolare - attacca la Rossetti - che un partito come il Pd, che ha giustamente inserito la parità di genere nel proprio statuto, non abbia ritenuto opportuno schierarsi perché ciò avvenisse. Forse però è meglio così visto che poi questa scelta non viene mai applicata".
"Sarebbe bene che Letta - sbotta a conclusione la coordinatrice IV - invece di invitare il Papa a impegnarsi per le donne sacerdote ponesse attenzione a come votano gli esponenti e, ahimé, le esponenti del suo partito in Toscana".
Tra le novità della riforma statutaria, c'è che la regione Toscana avrà per la prima volta un sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, scelto tra i consiglieri regionali, ed un ampliamento dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale con due questori.
Senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio, promette il PD, ma di fatto si tratta di maggiori costi del personale, replica la Rossetti d'accordo in questo con Bugliani
Il consiglio regionale ha votato il nuovo statuto: non senza contestazioni
Scritto da Redazione
Politica
14 Ottobre 2021
Visite: 27