L’assessorato al candidato più votato della provincia di Massa Carrara, all’indomani delle elezioni regionali dello scorso anno, sembrava un atto dovuto. Invece, in beffa alle migliaia di preferenze espresse da questa landa di terra Toscana, a Giacomo Bugliani non fu dato entrare in giunta.
E se Giani volesse oggi un assessorato in più per ricucire lo strappo? Troppo tardi, parola di Bugliani. E troppi costi.
“Considero la vicenda della riforma dello statuto della regione Toscana – dichiara Bugliani - un’offesa alla provincia di Massa Carrara, che meritava di essere rappresentata in giunta regionale fin da subito”.
“E’ noto a tutti – spiega il consigliere regionale - che la mia presenza nella giunta avrebbe potuto rappresentare, a distanza di quasi trent’anni, anche una diversa considerazione del governo regionale nei confronti di Massa Carrara e, quindi, una sorta di riscatto del nostro territorio”.
Ma ciò non avvenne ed anzi: “Nella prima seduta del consiglio regionale il mio nome è stato improvvisamente e inspiegabilmente cancellato e sostituito: con la conseguenza che, unico caso in Italia, la Regione Toscana non ha oggi un assessore al bilancio”.
“Da lì – prosegue Bugliani - nacque l’idea del presidente Giani (dichiarata nel suo discorso d’insediamento) di allinearsi alla legge nazionale e di promuovere la riforma dello statuto con l’allargamento della giunta a nove assessori”.
A quel punto, “Poiché fin da subito mi è parsa un’operazione poco opportuna (anche in considerazione del momento storico ed economico che viviamo), sono stato io a non voler più mettere in discussione nella mia Commissione una proposta di legge che non solo era (ed è) inopportuna, ma è anche da considerarsi un’offesa alla mia terra e alla mia gente”.
“E la storia – afferma Bugliani - mi ha dato ragione. Quella legge, infatti, oggi è stata avocata direttamente all’aula del consiglio regionale (senza il parere della prima Commissione) e porterà, oltre che a un allargamento della giunta e alla creazione di un sottosegretariato alla presidenza della regione, anche a un ampliamento dell’ufficio di presidenza presidenza del consiglio regionale a sette membri”.
“Con tutte le conseguenze che ne derivano – avverte Bugliani - in termini di maggiori costi della politica, poiché è evidente che nuove figure istituzionali portano con sé nuovi costi di personale”.
“Se altri adesso vogliono fare quella riforma dello statuto che io avevo già chiaramente e pubblicamente deciso di accantonare e non portare avanti nei lavori della prima Commissione, se ne assumano la responsabilità”.
“Anzi – incalza Bugliani - invito tutte le forze che si sono dichiarate contro l’aumento dei costi della politica, partire da Italia Viva, a rimanere coerenti e a non sostenere questa riforma statutaria”.
Infine, Bugliani ribadisce: “Io non sono disponibile, per quanto dato e per quanto rappresento, a un ruolo di ripiego come quello che è stato prospettato. Massa Carrara non è una provincia di serie B in Toscana e non merita un “nono” assessore”.
Michela Carlotti
Il nono assessorato? No grazie. Parola di Bugliani
Scritto da Redazione
Politica
11 Ottobre 2021
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