La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di tutto perché riteniamo che la gestione della società presenti molte criticità e molte aree di miglioramento che la guida di Panfietti non ha saputo adeguatamente affrontare. Il Polo Progressista e di Sinistra lo aveva già espresso in una seduta straordinaria del consiglio comunale di Massa, attraverso le parole della consigliera Bennati, e oggi continua a rimanere di questa medesima idea non avendo avuto nè risposte adeguate né fatti che potessero smentirci. In secondo luogo pensiamo che dopo 15 anni la necessità di ricambio ai vertici di un’azienda pubblica sia elemento essenziale per il bene dell’azienda stessa ma anche un segnale di democrazia. Solo nelle dinastie o nelle società familistiche o ancora peggio nelle derive autoritarie si assiste a conferme ultradecennali.
Vale la pena ricordare che ERP Spa ha in mano l’edilizia residenziale pubblica, strumento con il quale i politici che hanno costruito la Repubblica Italiana hanno garantito il diritto costituzionale alla casa a intere generazioni di persone. Soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo ERP Spa dovrebbe svolgere il ruolo di ammortizzatore sociale primario contrastando la speculazione presente nel mercato immobiliare. E’ un dato di fatto che oggi i prezzi di mercato degli affitti e delle compravendite impedisce a una buona fascia della popolazione, in continua crescita, di poter soddisfare il bisogno di vivere in una casa senza dover spendere metà stipendio in rate o canoni di locazione. I ritardi nella consegna di nuovi alloggi pubblici, il ritardo nella manutenzione di quelli esistenti attualmente non abitabili, la gestione quotidiana degli alloggi e dei condomini popolari sono coperti da molte ombre che non possono che essere attribuite a chi ha gestito fino ad ora Erp Spa. Leggeremo quando saranno pubblici il bilancio preventivo 2024 e quello consuntivo 2024 per esprimere un parere puntuale, ma ad ascoltare altre voci sembrerebbero esserci anche qua punti poco chiari. Sull'assenza di informazioni sui bilanci non ci stupisce la posizione del sindaco Persiani che, fedele alla propria linea, non ha fatto comunicazioni al consiglio comunale in vista dell’assemblea dei soci.
Alla luce di tutto questo ci saremmo aspettati, da chi ha voce in capitolo nella nomina del CDA di ERP Spa, una riflessione e un’azione diversa con una posizione che potesse guardare maggiormente ai bisogni delle persone della nostra provincia e alle loro difficoltà nella vita quotidiana sul tema casa. Se dai sindaci di destra non ci aspettavamo sul tema nulla di più di quello che hanno espresso, la delusione arriva dal centrosinistra locale che sceglie una posizione “conservatrice” ben lontana dai principi progressisti e di sinistra che chiamano al coraggio del rinnovamento con un'azione di radicale rivoluzione degli equilibri di potere che tengono immobile questo territorio. Da rigettare la giustificazione del Sindaco di Montignoso, nonché Presidente della Provincia di Massa Carrara: voto per Panfietti perché ha fatto le case a Montignoso. Sinceramente da chi ambisce a livelli più alti di amministrazione ci saremmo aspettati una visione politica più elevata, aperta, intelligente, progressista e meno legata agli “affari di bottega territoriali”. La rinomina di Panfietti ricorda la gestione della cosa pubblica in stile manuale Cencelli che tanti danni ha fatto a questo paese. Il Presidente della Provincia avrebbe dovuto pensare al bene dell’intero territorio provinciale non a quello della maggioranza che lo sostiene in consiglio provinciale, non regge la giustificazione che ha votato come Sindaco di Montignoso, l’assenza del Comune di Zeri è un campanello di allarme sulle disuguaglianze territoriali e il menefreghismo dei sindaci delle città della costa rispetto ai luoghi che non contano. Ci preoccupa che l’assemblea dei soci di Erp Spa continua a manifestare l'assenza di valori democratici, progressisti e di sinistra nell’elaborazione di politiche pubbliche per la casa e per l’emergenza abitativa; questo stato di cose non farà altro che rafforzare la rendita immobiliare e quelle forze di destra che indicano solo nel mercato la soluzione ai bisogni abitativi delle persone comuni.