"Da settimane il postamat dell’ufficio centrale di Poste Italiane è chiuso e questo sta causando un disservizio alla clientela che ha anche un costo. Le persone che accedono all’ufficio per prelevare pagano un euro a prelievo mentre al postamat è gratuito. Chi invece decide di rivolgersi a un altro postamat deve prendere un qualsiasi mezzo per raggiungerlo sostendo un costo di mobilità e scaricandone uno ambientale sulla città" dichiara la consigliera Bennati. “Non è la prima volta che mi occupo del cattivo funzionamento dei postamat in città ma devo osservare che non sono una priorità né per la direzione provinciale di Poste Italiane né per il Sindaco Persiani. “Occorre non solo garantire l’accesso ai postamat nel territorio comunale ma sostituirli con modelli più nuovi che garantiscono maggiori servizi alla clientela” sottolinea Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ritiene che pur essendo Poste Italiane un’azienda privata ha pur sempre come principali azionisti Cdp Spa e il Mef. La cattiva qualità dei postmat della nostra città, soprattutto quelli di via Carducci e dell’ufficio centrale, non sono più tollerabili. Un’azienda così ricca di liquidità dovrebbe avere ben altre priorità rispetto alla distribuzione di dividendi agli azionisti. Più attenzione alla qualità dei servizi offerti nei territori, più attenzione alle condizioni di lavoro del personale che sono in prevalenza donne. Inoltre sarebbe necessaria una riflessione sul ruolo degli uffici postali della nostra montagna penalizzati dall’essere parte di una città e quindi per questo non rientranti nel progetto Polis. Se continuerà il disinteresse dell’amministrazione comunale porteremo la questione nelle sede istituzionali competenti.









