L’operazione mascherine per tutti i cittadini, ordinata dal governatore della Toscana Enrico Rossi, non sarebbe stata gestita bene dall’amministrazione carrarese.
Lo afferma Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier che ha criticato aspramente tutta l’operazione: “Qualcuno ha notato – ha detto Pieruccini – che il sindaco di Carrara aveva qualche dubbio sulla scelta di Rossi e lo aveva evidenziato con atteggiamento e timbro di voce chiaro durante il video pubblicato sul suo profilo facebook, quando ha dovuto annunciare che erano già pervenute le mascherine per tutti. Il primo cittadino, infatti, aveva insistito sul fatto che la distribuzione non doveva alimentare una falsa sensazione di sicurezza che avrebbe rischiato di fare allentare la guardia, per esempio sulla distanza minima interpersonale e lo stare a casa.”. Gli strali più appuntiti della Lega hanno puntato l’operazione di imbustamento delle mascherine, effettuata dai membri del consiglio comunale di maggioranza e di opposizione e definita da Pieruccini : irresponsabile, imprudente e maldestra, per il fatto che i consiglieri comunali, membri della giunta e altri , non erano muniti di guanti ma solo di gel disinfettante, il cui uso frequente messo in mostra nel video postato su facebook, secondo Pieruccini, non avrebbe convinto nessuno. “L’amministrazione – ha aggiunto Pieruccini - ha sbagliato clamorosamente nella mancata “comunicazione istituzionale “per non aver programmato e pubblicato giorno per giorno le strade nelle quali i volontari avrebbero distribuito le mascherine , come invece hanno fatto altri comuni più organizzati . Se il buongiorno si vede dal mattino non siamo messi tanto bene perché abbiamo ricevuto moltissime segnalazioni di buste strappate e mascherine gettate in terra, oltre che lamentele per la scelta scellerata di alcuni volontari di infilare le mascherine nella cassetta della posta senza busta che, dal punto di vista igienico-sanitario, la dice lunga.” Pieruccini ha riferito che in altri comuni, allo scopo di evitare ogni contagio delle mascherine, invece delle buste di carta facilmente deteriorabili , hanno scelto sacchetti di plastica sanificati ed adeguatamente sigillati. “Per queste motivazioni – ha concluso Pieruccini - secondo la Lega non sarebbe stata sempre garantita la massima igiene anche perché coloro che hanno imbustato le mascherine sono stati continuamente a contatto con superfici non sanificate . Confidiamo che tutti coloro che hanno partecipato all’imbustamento siano stati sottoposti preventivamente a tempone o esame sierologico al fine di escludere la positività al coronavirus. Su questa misura di sicurezza sarebbe corretto informare i molti cittadini dubbiosi al fine di rassicurarli: mai più immaginavamo che lo avrebbero fatto in questo modo e soprattutto con questi probabili esiti.”.