Un mare di lamentele, che confermerebbero un vero e proprio disservizio, in relazione all’organizzazione, peraltro tribolata data la pandemia, dell’edizione 2020 dei centri estivi comunali. A rilevarlo è stato il coordinamento comunale della Lega che ha chiesto che vengano rimborsate le rette pagate dai genitori, come indennizzo, perché le famiglie avrebbero subito un gravissimo danno.
“È stata una inutile corsa contro il tempo – ha spiegato Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier - quella dell'amministrazione 5 Stelle per salvare i centri estivi e dare respiro alle famiglie. L’indirizzo politico dei 5 Stelle fin dal principio della pandemia da covid-19, era stato quello di negare alla categoria più colpita da questo lockdown, bambini e adolescenti, una ripresa piena e soddisfacente della vita sociale. Nonostante la Regione Toscana a maggio avesse deliberato a favore di un implemento dei centri estivi ed avesse elargito al comune di Carrara 30.990, 27 euro, l’amministrazione carrarese si è risvegliata solo dopo l’obbligo ad organizzare il servizio imposto dal governo, e con la delibera 39 del 2020 del consiglio comunale, ha stanziato 321 mila euro per i Centri Estivi prevedendo 400 iscritti. Sebbene per quest’anno ci siano stati a disposizione più fondi rispetto allo scorso anno, il servizio è risultato un flop per il numero di iscrizioni e per quello ancor più significativo delle frequenze.” La Lega ha giudicato scandalosa la gestione del servizio che ha rivelato l’ incapacità di organizzazione e la paura di prendersi le proprie responsabilità da parte del comune e di Nausicaa con la conseguenza di una grave ripercussione sulle famiglie che, non fidandosi dell'amministrazione 5 Stelle, hanno scelto i centri estivi privati per intrattenere i propri figli .
“Il fallimento annunciato della gestione pubblica – ha aggiunto Pieruccini - è di aver annientato il servizio ed aumentato le rette .Una sproporzione evidente tra potenziale domanda e scadente offerta che , secondo i nostri amministratori, era dettata dalla necessità di rispettare le linee guida anti contagio che richiedevano spazi molto ampi, un numero elevato di operatori professionali e costose misure di protezione.”. Pieruccini si è mostrato scettico sulla giustificazione usata dall’amministrazione ed ha ricordato che, secondo la Lega è molto peggio avere più risorse e non sapere come spenderle che non il contrario. “I servizi estivi che vediamo oggi non sono quelli che noi della Lega avremo voluto – ha concluso Pieruccini - sul flop hanno inciso anche diversi fattori di incertezza, primo fra tutti il non riconoscimento dei diritti del personale impegnato che, ancora oggi, dopo tre anni di promesse da parte del vicesindaco Matteo Martinelli, hanno dovuto indire uno sciopero, non avendo ottenuto quasi nulla. Noi della Lega non crediamo che sia stata la paura del covdi a bloccare le iscrizioni, ma la tardiva e raffazzonata organizzazione, la carenza di informazione, i tentennamenti e le incertezze e i cambi di rotta , la mancanza di mensa e trasporto a fronte di costi elevati rispetto ai benefici che hanno spinto le famiglie a cavarsela altrimenti. Per questo la Lega chiede che vengano rimborsare le famiglie dell’importo delle rette pagate per il grave danno subito da disservizio in merito ai Centri Estivi anti-Covi 19 finanziati da Martinelli e gestiti da Cimino.”.
“Inadeguato servizio dei centri estivi”: la Lega chiede il rimborso per le famiglie insoddisfatte
Scritto da Redazione
Politica
23 Luglio 2020
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