Un disordine sempre più evidente nell’ambito sanitario messo sotto pressione dall’emergenza covid è la motivazione alla base dell’intervento del gruppo consigliare Insieme per Carrara composto da Andrea Vannucci, Gianenrico Spediacci e Dante Benedini che hanno deciso di rendere pubblica la loro analisi nonostante la decisione presa di non intervenire pubblicamente sulle dolorose questioni che coinvolgono il paese ed in particolare la comunità locale causate dall’emergenza sanitaria per evitare che facili strumentalizzazioni e polemiche possano distogliere l’attenzione e tutte le energie che devono essere destinate alla gestione della crisi.
“Siamo costretti a richiamare con forza l’attenzione sul disordine che sta emergendo in ambito sanitario. – hanno detto da Insieme per Carrara - Mentre il neo presidente della regione dichiara in pompa magna che la Toscana ha raggiunto il 95 per cento di tracciabilità dei positivi, le cronache locali , i social e le comunicazioni si riempiono di esempi infiniti dai quali non solo non emerge alcun elemento di tracciabilità, ma neppure si riesce a comunicare con le ASL per avere i tamponi e ancor meno per le risposte. Non possiamo credere che il cinque per cento che manca sia tutto concentrato a Massa Carrara. Le notizie di questi giorni raccontano che non esiste alcun piano neppure per tracciare coloro che in prima linea combattono questa battaglia. I casi di positività al Monoblocco ed al Noa sono emblematici e sconcerta apprendere che gli operatori sanitari si vedano costretti a effettuare i tamponi di loro iniziativa ed in relazione al tracciamento dei contatti dei positivi nulla venga fatto. La polemica infuria sull’ospedale Covid di Pontremoli, al Monoblocco non si capisce cosa sta succedendo, ed al vecchio ospedale di Massa si apre un reparto Covid in un luogo privo di ogni altro servizio sanitario con personale probabilmente rimediato non si sa come: l’impressione di disordine e improvvisazione che ne deriva è totale. Nel frattempo si leva alta la voce di protesta del sindacato, di ex primari appena mandati in pensione ed il comitato Primo Soccorso ed Urgenza di Carrara, a ragione, invita il sindaco che tra l’altro è anche il presidente della conferenza zonale per la sanità, a riferire in consiglio comunale vista l’apprensione che ciò che abbiamo sopra appena accennato, sta ingenerando tra i nostri concittadini. Il sindaco, evidentemente preoccupato che tutto questo disastro possa far degenerare la situazione, è arrivato al punto di chiedere l’intervento dell’esercito per consentire una gestione più ordinata del sistema dei tamponi. La sanità e la tutela dei più deboli sono i valori più importanti che devono essere salvaguardati se si vuol consentire ad una comunità di avere una speranza di riscatto e ripresa futuri. Come può non balzare agli occhi che l’indice di mortalità nelle nostra provincia e alto più del doppio rispetto alla media della Toscana? Vista la drammaticità della situazione non ci si può accontentare delle generiche rassicurazioni della direttrice dell’Asl. Non è vero che va tutto bene ed è nostro dovere chiedere che si faccia chiarezza al più presto, in modo esaustivo e nelle sedi istituzionali.”.
Insieme per Carrara critica la regione: “Gestione dell’emergenza sanitaria nel caos”
Scritto da Redazione
Politica
24 Novembre 2020
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