“Inaccettabile” per il consigliere dell’opposizione Massimiliano Manuel, esponente di Fratelli d’Italia, la presenza del simbolo politico della falce e martello che è stato inserito nei manifesti della prossima edizione di Carrara Studi Aperti. Manuel ha spiegato: “Il manifesto è stato realizzato dall'Associazione Oltre con la collaborazione di una certa Xenia Guscina di origini russe, di cui è inutile cercare curriculum e provenienza perché sono introvabili persino sul web. Di lei si sa, però, che si è trasferita da Lucca nel 2021 grazie al progetto intitolato “Carrara Si-Cura”, grazie al quale il comune pagava l’affitto a chi apriva attività nei fondi sfitti”. La nuova edizione di Carrara Studi Aperti si terrà da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2024 e la pubblicità con i nuovi manifesti è già partita anche sulla pagina Facebook di Carrara Città Creativa UNESCO. L’immagine che campeggia nel manifesto raffigura due figure femminili che si fanno portatrici degli strumenti di lavoro: un martello da mosaico e una raspa per il gesso, che però evocano in tutto e per tutto la versione disegnata da Renato Guttuso nel 1953, come storico simbolo del Partito Comunista. “Fratelli d’Italia per queste motivazioni – ha continuato Manuel - censura gli eletti in consiglio comunale come l’assessore Gea Dazzi del PD, che celebrano ed autorizzano gli sponsor del vecchio Pci, senza che nessuno s’indigni”. Manuel ha lanciato una bordata anche ad altre figure del Pd provinciale, come Gianni Lorenzetti, presidente della provincia e sindaco di Montignoso, in relazione all’autorizzazione – che Manuel definisce “vigliacca” – di negare il genocidio delle Foibe ed ha stigmatizzato il silenzio sulla giornata del ricordo a fronte della scelta di celebrare l’ex partito comunista con i manifesti di un evento culturale. “È lecito chiedersi - ha aggiunto Manuel - se l'idea di cultura del futuro che hanno la Arrighi e la Dazzi sia quella di celebrare un partito che si rifà a un'ideologia che ha fatto milioni di morti del mondo, come il comunismo. Ricordiamo che, nel 2019, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione, con cui condanna tutti i regimi totalitari, equiparando nazismo e comunismo, e non legittima a celebrare , peraltro con soldi pubblici, questi sistemi autoritari”. Manuel ha poi ricordato: “La signora Xenia Guscina, ideatrice del manifesto nostalgico, di cui non conosciamo i costi , aveva criticato pesantemente la città nella passata edizione di Studi Aperti, in quanto si lamentava e sosteneva pubblicamente che il potenziale di Carrara sarebbe stato enorme e che l’amministrazione avrebbe dovuto impegnarsi di più e soprattutto nel credere di volerlo fare. Bisogna dedurne che, finalmente, sia stata premiata”. Manuel si è rivolto direttamente all’assessore Dazzi invitandola a fare un ripasso di storia, senza fermarsi agli slogan di partito, prima di lasciarsi andare ad esternazioni agiografiche e farsi fotografare sorridenti sotto la falce e il martello, cara compagna Dazzi. “La presenza di un richiamo al simbolo del Pci – ha concluso Manuel - sui manifesti di Studi Aperti è, senza dubbio, una gran brutta figura a livello internazionale per una manifestazione che incarna al meglio la nostra cifra identitaria, quella di City Unesco che non può essere rappresentata da un manifesto con la falce e il martello. Siccome ci impegneremo tutti affinché questo circuito di artisti e artigiani,unico al mondo, che si apre con grande disponibilità e professionalità a numerosi visitatori sia promosso al meglio, Fratelli D’Italia chiede di annullare immediatamente il manifesto proposto e predisporne uno più conforme all’evento e meno politicizzato”.