Alla ricerca di statue perdute ed opere d'arte di pregio, o di spregio, la commissione cultura comunale - dopo interpellanze consiliari sul tema - si è recata nel deposito del Congo di Fossola (ogni riferimento africano è puramente casuale), per verificare se fra decine e decine di scarti fossero stati accantonati lavori di alto livello.
Peccato che detta commissione non annoveri neanche un esperto/a d'arte scultorea e/o pittorica. Ma... pazienza. Tra il mucchio di opere da anni lasciato nella polvere dell' oblio, c'è la "Donna" in astrazione donata negli anni '80 al Comune di Carrara dal prof. Cherubino Binelli, insigne pittore e scultore, poeta, scrittore e film-maker.
La Sua donna di marmo per circa mezzo secolo è stata esposta nell'atrio marmoreo dinanzi al Palazzo Civico. Poi, sotto il trascorso "governo" dei Grillini, sparita... Come Matteotti... Essa giace annerita dalle intemperie (come si nota nel paragone delle due foto della opera), nel magazzino all'aperto del Congo. Idem la Cambiale di Marmo dello scultore Roberto Bernacchi (nella bella foto di Amedeo Vergani), che anch'essa giace, buttata là come un lastrame difettoso, sempre nel territorio del Congo.
L'artista anni or sono ne fece una tutta bianca, come l'effetto allora in vigore; ma un pesante camion del trasporto marmi in retromarcia gliela frantumò. Il Bernacchi ostinato ne plasmò una identica di tre metri e mezzo lunga per uno e 50 alta, colorata, come le odierne cambiali.
Tra l'altro vero è che il titolo di credito ha sempre rappresentato un giovamento di vitale importanza economica nel mondo del marmo di Carrara. Quindi, la Cambiale di Roberto Bernacchi potrebbe essere esposta all'ingresso della città del marmo. O dinanzi ad una banca locale.
Altra opera d'arte pare sia la bronzea di Giovanni Tognini, del quale nientemeno che Henry Moore ebbe a dire ad un amico inglese:"Vieni con me, andiamo a Carrara. Ti farò conoscere il più bravo scultore d'Italia. Solo che lui non sa di esserlo, e nella sua città nessuno glielo dice.Anzi, tutt'altro"...Le statue di grandi artisti locali quali Tognini e Carlo Sergio Signori (opere private) sono anch'esse nel dimenticatoio di Carrara. Ma questa è un'altra storia da ri - raccontare...