Non sono più il bene più ricercato – perché scarseggiavano- e più aumentato di prezzo, ma sono ancora obbligatorie e quindi ancora molto pubblicizzate sia nell’ormai infinita gamma di varianti proposta da praticamente chiunque abbia un’azienda anche solo vagamente riconvertibile alla loro produzione o semplicemente una macchina da cucire, sia nelle varie dotazioni gratuite fornite dagli enti istituzionali. Stiamo parlando delle mascherine, ovviamente, che almeno in teoria sono uno degli strumenti principali di contrasto alla diffusione del coronavirus. L’ultimo boom nello smercio del nuovo “ bene primario” sono le mascherine disponibili gratuitamente nelle edicole. Anche se ormai le mascherine si trovano in vendita ovunque e i prezzi si sono alquanto ridimensionati, la corsa all’approvvigionamento non è finita, specialmente quando l’accesso al bene è gratuito e quindi in moltissimi, in questi giorni si sono recati in edicola per ritirare le mascherine gratis e in tanti hanno notato la particolare dicitura riportata sopra le confezioni che sottolinea come la mascherina in oggetto non sia da considerarsi un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale.
A segnalare le perplessità riguardo a tale indicazione è stato il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia il cui coordinatore, Lorenzo Baruzzo, ha fatto notare: “Ci domandiamo a cosa servano le tanto pubblicizzate mascherine gratis fornite dalla Regione Toscana? Forse a prendere ulteriormente in giro i cittadini toscani ? Il Pd ed il presidente della Regione Enrico Rossi, quando finiranno di abusare della pazienza e dell’intelligenza dei cittadini? Speriamo di andare a votare presto per dimostrare loro che finalmente anche i toscani “alzeranno la testa” e si libereranno dal giogo imposto loro, per troppi anni dalla sinistra.”.
“Mascherine in edicola, ma senza il riconoscimento di dpi”: da Fratelli d’Italia la critica sulla loro utilità
Scritto da Redazione
Politica
06 Giugno 2020
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