In via Galvani, a Massa, è presente un immobile che ospitava il centro migranti Serinper/OAF. Tale immobile era stato protagonista di un verbale di vigilanza edilizia da diversi anni il quale, ad oggi, sembra essere risorto. Massa Città in Comune si espone dichiarando: ''Se tutto questo fosse confermato saremmo di fronte ad uno scenario davvero inquietante poiché l'immobile è al centro della procedura fallimentare della Marmoeinox Srl presso proprio il tribunale di Massa''.
L'intera problematica nacque quando, nel 2015, il comando provinciale della guardia di finanza costrinse il comune di Massa a verificare il reale utilizzo che veniva fatto dell'immobile e, proprio in seguito a quel sopralluogo, venne a galla il mutamento della sua destinazione da laboratorio artigianale per la lavorazione del marmo a residenziale.
''Come è potuto accadere che la vigilanza edilizia del comune di Massa non si sia accorta della presenza di un tale immobile con al suo interno ben 50 ospiti? Sappiamo, per certo, che la Asl di Massa-Carrara intervenne proprio per le condizioni sanitarie che vigevano all'interno dell'immobile – prosegue Massa Città in Comune – sappiamo anche che, in seguito a quel controllo, la prefettura chiuse il centro migranti spostando gli ospiti in via Stradella. Ecco che il dubbio sorge spontaneo, ci sarà stata qualche irregolarità nell'appalto pubblico? Per tutte queste domande, senza risposta, chiediamo, pubblicamente, al nuovo procuratore della Repubblica, il dottor Capizzoto, di chiarire questa vicenda poiché ne va del diritto di ogni singolo cittadino di Massa. L'imparzialità dell'azione amministrativa dovrebbe essere alla base di una società nella quale tutti possano godere degli stessi diritti''.