Stanno arrivando a tutti i comuni, proprio in questi giorni, i soldi del governo per una nuova erogazione di buoni alimentari ai cittadini che si trovano in difficoltà economica per cause legate all'emergenza sanitaria. Una prima tranche era già stata finanziata durante il primo lockdown, per dare il medesimo supporto ai bisogni primari della popolazione le cui condizioni risultassero aggravate dalle conseguenze economiche del l'emergenza pandemica.
In merito a questa seconda erogazione, i consiglieri dell'opposizione, Emanuele Ferdani, Michele Moscatelli, Alessandro Ricci, contestano all'amministrazione comunale le modalità scelte per la gestione della misura nazionale.
"Siamo stati informati – spiegano i consiglieri - che l'amministrazione del comune di Mulazzo guidata dal sindaco Claudio Novoa (in foto) ha intenzione di erogare i nuovi buoni spesa relativi all’emergenza COVID 19 tramite la distribuzione di Buoni “Qui-Ticket”.
Ebbene: "Questa metodologia – affermano - ci trova contrari per diversi motivi. I consiglieri spiegano quindi le loro ragioni: "Nessun esercizio commerciale del nostro comune utilizza questo metodo di pagamento. Questi ticket, per gli esercenti, hanno un costo di commissione e per piccole realtà come quelle presenti sul nostro territorio è un costo molto elevato e a volte insostenibile".
Dunque, i buoni ticket non sarebbero spendibili nei negozi del comune. Non solo: "La metodologia utilizzata per la distribuzione della prima parte dei buoni spesa nei mesi di marzo e aprile ci sembra la più giusta: buoni emessi direttamente dal comune e spendibili solo nel territorio comunale. Così facendo, oltre ad aiutare le famiglie che ne hanno diritto, si aiuterebbero anche le nostre attività locali che hanno risentito enormemente, durante il periodo estivo, del calo di turisti, del mancato arrivo dei proprietari di seconde case e dell’effettuazione delle varie sagre dovuto dalle restrizioni dei vari DPCM per il contrasto del COVID 19".
L'opposizione prosegue intravvedendo così le conseguenze negative della scelta fatta dagli amministratori comunali: "Si rischia di dirottare clienti abituali dei negozi locali su altri negozi causando un ulteriore danno alle già martoriate attività del nostro comune. Questa scelta non è nemmeno giustificabile con il fatto che questi buoni si possano spendere presso i discount locali visto che l’unica catena che accetta questo tipo di ticket è il CONAD".
I consiglieri concludono puntualizzando il loro netto disaccordo con l'indirizzo del sindaco e di tutta l'amministrazione comunale: "Parliamo tanto di ripopolamento dei piccoli comuni cercando di non far chiudere i servizi e poi quando si può fare qualcosa di concreto si fanno scelte contrarie. Tutto questo dimostra la scarsa e disattenta conoscenza del territorio comunale da parte del Sindaco Novoa ed il poco interesse che nutre verso le attività commerciali alimentari che hanno sede nel suo comune".
Attività che – proseguono i consiglieri - durante questi mesi di pandemia, hanno svolto un servizio fondamentale per tutti i cittadini tenendo aperto e mettendo a rischio la propria salute, con la consegna della spesa direttamente a casa di chi non poteva muoversi da casa".
Di qui, la richiesta dei consiglieri agli amministratori: "Pertanto, chiediamo al sindaco e all’Amministrazione di tornare sui propri passi e di utilizzare il metodo usato nei primi mesi di pandemia così da aiutare sia le famiglie sia i negozi".
Michela Carlotti