È innanzitutto doveroso fare le congratulazioni e gli auguri a Cinzia Monteverdi per la nomina a presidente dell'Accademia di Belle Arti, considerato che ha le qualità intellettuali per ricoprire al meglio l'incarico. Le modalità con cui è avvenuta questa nomina sono, però, incredibili e patologiche ed è doveroso evidenziarle alla collettività. Bisogna fare i complimenti al sindaco Arrighi che, con una mossa di una scaltrezza degna di Andreotti, ha messo nel sacco il PD e i 5 stelle locali. Mentre i due gruppi politici stavano parlando tra loro, senza troppo successo a dire il vero, ipotizzando anche una futura amministrazione senza la Arrighi a capo, il sindaco, proponendo la Monteverdi, perché è credibile che sia stata lei la prima a fare il nome, ha consolidato dopo Paper Fest (rassegna di presentazioni di libri a cura della casa editrice Paper First patrocinata del Comune di Carrara) un rapporto preferenziale con i vertici del Fatto Quotidiano e quindi con i 5 stelle a livello nazionale, accreditandosi come interlocutrice per il suo futuro bis. Se i nuovi vertici dell'Accademia (direttore e consiglio accademico) si sono incredibilmente prestati a questa manovra, proponendo una terna (poco equilibrata) di persone di estrema sinistra, senza la minima esperienza nel mondo della pubblica amministrazione e nel mondo dell'arte, due delle quali probabilmente non erano mai state neppure a Carrara, la scelta della ministra Bernini potrebbe essere sembrata quasi doverosa, ovvero nominare l'unica persona che avesse almeno un minimo rapporto con Carrara. Eppure questa scelta è stata poco lineare, per usare un eufemismo: una nomina così a tempo di record (tre giorni) non si era mai vista e lascia presumere che la strada per la Monteverdi fosse stata spianata ben prima della presentazione della terna. L'altro elemento che lascia di stucco è come possa una ministra di Forza Italia nominare come presidente dell'Accademia di Carrara, non solo una persona senza titoli specifici nel mondo dell'arte e della pubblica amministrazione, ma che è anche l'amministratore delegato del Fatto Quotidiano, il nemico per eccellenza del berlusconismo. Il Cavaliere si starà rivoltando nella tomba. In conclusione, se la sindaca ha fatto bingo, l'Accademia è stata strumentalizzata per poco nobili scopi politici, e la "nuova" governance si è poco meritoriamente prestata, PD e 5 stelle locali hanno dimostrato di essere fuori dai giochi e probabilmente si ritroveranno alleati "loro malgrado". Quanto a Forza Italia, o anch'essa entrerà nella combriccola della Arrighi, oppure la nomina della Monteverdi è quanto di più assurdo e autolesionistico potesse fare. Ormai la città è senza speranza anche perché il centrodestra continua a farsi male da solo.
Nomina di Cinzia Monteverdi a presidente in Accademia a Carrara: un "misfatto quotidiano"
Scritto da Cesare Micheloni
Politica
12 Agosto 2024
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