Tutelare la sicurezza sanitaria delle cinquanta persone che partecipano alle sedute del consiglio comunale di Massa: questa è la motivazione che ha dato il presidente del consiglio comunale massese Stefano Benedetti all’annunciata intenzione dell’onorevole Martina Nardi di presentare una interrogazione in parlamento contro i consigli comunali di Massa in videoconferenza. Benedetti, che non ha affatto gradito l’intenzione di Nardi, ha rilanciato chiedendo alla concittadina parlamentare di spiegare quali sono i motivi reali per i quali non accetta quella modalità e ha colto l’occasione per suggerirle di presentare un’altra interrogazione parlamentare, inoltrando, magari, anche un esposto al nuovo Prefetto di Massa Carrara dottor Claudio Ventrice, con la richiesta di ordinare ai consiglieri comunali di minoranza di fare il proprio dovere, riprendendo a svolgere il ruolo per il quale sono stati eletti dai cittadini , presentandosi quindi alle sedute, che ormai disertano da tempo, discutendo e votando gli atti. “ I fenomeni, infatti – ha detto Benedetti - anzichè partecipare ai consigli comunali, fanno continue visite al Prefetto e convocano conferenze stampa, inventandosi i mal funzionamenti del sistema in remoto, che, al contrario, funziona benissimo. La riprova ce l’abbiamo avuta negli ultimi consigli, compreso quello di ieri, dove tutto è andato liscio ed in poche ore i consiglieri presenti, che erano solo della maggioranza, hanno approvato atti importanti come l'assestamento generale del bilancio di previsione 2020, approvazione del bilancio di esercizio 2019 dell' Azienda Speciale A.S.M.I.U., il Regolamento per l'istituzione e il funzionamento del Forum Giovani e un riconoscimento legittimità debito fuori bilancio.
Benedetti ha assicurato l’intenzione di incontrare a breve i il nuovo Prefetto, per chiarirgli la situazione e per sollecitarlo a richiamare la minoranza ai propri doveri che sono quelli di imitare i consiglieri di maggioranza che stanno lavorano instancabilmente ed in modo encomiabile per la città.
“La realtà è che in questo modo si ledono i principi fondamentali della democrazia e della partecipazione – ha concluso Benedetti - oltre a non fornire nessun contributo alle discussioni che si svolgono nella più importante e strategica assise della città. Per il resto, riguardo la regolarità delle sedute e delle votazioni, non nutro alcun dubbio, perché le stesse si svolgono in modo trasparente e nel pieno rispetto del regolamento del consiglio comunale, con la supervisione ed il controllo del segretario generale che ne garantisce in prima persona la legittimità. Sono certo che se Martina Nardi fosse ancora consigliere, di fronte a tematiche importanti come quelle che abbiamo votato in consiglio comunale negli ultimi mesi, per tutte cito il Regolamento Urbanistico, avrebbe partecipato alle sedute, magari urlando e protestando, ma partecipato e quindi per cortesia, la smetta di fare la paladina di chi fugge di fronte alle proprie responsabilità.”.