Sabato a Carrara sono stati rivelati dall'autorità portuale Sommariva nuovi dettagli riguardo il Piano Regolatore ed il Water Front, due importanti progetti per il porto di Carrara ed il suo prossimo futuro. Questi i commenti lasciati dell'associazione Paladino Apuoversiliesi, da più di ventidue anni impegnata nella valorizzazione ambientale e nello sviluppo di questi territori.
"C’erano anche i Paladini Apuoversiliesi sabato a Carrara ad ascoltare il presidente
dell’autorità portuale Sommariva. - scrive nella nota Orietta Colacicco, presidente dell'associazione impegnata da tempo nella tutela dei territori da Carrara a Viareggio - Così finalmente abbiamo visto il progetto del Piano Regolatore del Porto e le opere del Water Front."
Dopo molteplici tentativi senza successo, in cui l'associazione ha chiesto di poter osservare direttamente le carte progettuali senza mai averne possibilità, nell'occasione di sabato i dettagli del progetto relativi alla nuova struttura del porto di Carrara sono stati finalmente proiettati e resi noti.
"Ed eccolo qui il progetto, che doveva essere piccolo e non invasivo. - commenta l'associazione - Che non dovrebbe portare erosione. Certo non va al di là del Carrione, e vorrei vedere, con tutto quello che è successo nel 2014 con l’alluvione, ma certo è un gigante. Non c’è un ingrandimento del piazzale Città di Massa, in compenso da questo parte una nuova banchina speculare all’esistente e, parrebbe, delle medesime dimensioni. C’è il prolungamento della diga foranea almeno di 450 metri. Poi opere interne come un nuovo piazzale, la banchina per le navi da crociera. La nostra preoccupazione che l’opera nel suo insieme possa far accelerare molto il fenomeno erosivo è altissima."
Il rischio di nuovi rischi idrogeologici, dopo l'esondazione del 2014 ancora viva nei ricordi della cittadinanza, preoccupa fortemente l'associazione che risponde ai piani dell'autorità portuale di Carrara.
"C’è il pennello che rende insonni le notti di chi a Marina teme un’altra esondazione. Fa
parte del lotto 1 del progetto del Water Front. Il Presidente dice che senza ampliamento il porto muore, è da chiedersi come mai, abbiamo sempre letto che i traffici erano aumentati. C’è stata la pandemia. Vero, per tutti. L’economia del mare basata sul turismo nei due ultimi anni in qualche modo ha resistito, ma bisogna tenere alta la guardia sul futuro che può essere compromesso
dall’accelerazione dell’erosione - mettono in guardia i Paladini Apuoversiliesi -. L’erosione già galoppa, il tanto atteso ripascimento a Poveromo è fermo per problemi burocratici, il ripascimento one shot da 500.000 euro di quest’estate ha prodotto qualcosa li per lì, poi è stato risucchiato dalla prima mareggiata."
Conclude quindi il comunicato: "Non si può lavorare su un tema così complesso solo in extremis, perché tutta la costa è in extremis da anni. Non è che siamo preoccupati solo noi. Sono preoccupati tutti gli interessati e alcuni sindaci. I Paladini Apuoversiliesi su questo punto andranno avanti con determinazione".