Il partito della Rifondazione Comunista di Massa Carrara è indignato per la quantità di denaro che l'amministrazione comunale di Massa sta utilizzando per le luci natalizie in quanto ci potrebbero essere molti altri modi in cui impiegarlo, come il sostentamento dei cittadini in difficoltà economiche.
Il partito della Rifondazione Comunista si rivolge all'amministrazione comunale con queste parole di dissenso: "120 mila euro per le luminarie di Natale? Uno schiaffo alla città e ai suoi veri e impellenti bisogni. L'amministrazione Comunale di Massa ha stanziato 120 mila euro per le luminarie natalizie. Questa amministrazione prova ad imbellettare il salotto buono della città per le feste comandate, mentre tutto attorno le difficoltà sociali ed economiche aumentano".
"Il sindaco - continua il partito della rifondazione comunista - spera forse di attirare compratori per il suo Natale consumistico, ma non sa che, ad esempio, i lavoratori di SANAC ci penseranno due volte a spendere denaro visto che il governo, che anche il partito del Sindaco sostiene, li sta mandando a casa. Ci penseranno due volte anche coloro che sono sotto sfratto, mentre l'amministrazione non interviene per rendere abitabili decine di appartamenti pubblici oggi vuoti, né prova a riaprire cantieri di edilizia pubblica. Ci penseranno due volte a spendere tutti coloro che faticano ad arrivare a fine mese e si troveranno a dicembre a pagare bollette rincarate grazie alla indolenza del governo sostenuto dal nostro sindaco. Ci penseranno due volte le famiglie costrette a pagare le rette degli asili privati quando il sindaco continua a mantenere chiusi quelli pubblici."
Questo denaro, secondo Rifondazione Comunista, poteva essere impiegato per le esigenze quotidiane dei cittadini, inoltre si rinuncia a mettere in sicurezza sottopassaggi stradali, a coprire problematiche legate al dissesto del territorio e ad intervenire in favore di quelle famiglie che stanno vivendo la crisi economica attuale.
Conclude: "Questo ennesimo schiaffo alla città ci dice chiaramente cosa ci aspetta nei prossimi due anni quando le esigenze del consenso spingeranno ancora di più l'amministrazione a selezionare le esigenze dei propri simpatizzanti e che gli altri si arrangino."
Ro. Cir.