Continuano gli attacchi all'amministrazione Persiani da parte Stefano Benedetti, ex presidente del consiglio comunale nella prima giunta Persiani e oggi passato all'opposizione a capo dell'associazione Massa Città Nuova, che rimarca mancanze avvenute peraltro anche nel periodo in cui lui stesso faceva parte dell'amministrazione Persiani: "Sulle Varianti Urbanistiche di Massa - dice Benedetti - il dato politico che colpisce principalmente è l’assenza totale di una pianificazione territoriale, necessaria per regolare l’utilizzo del territorio ed organizzare lo sviluppo delle attività umane svolte su di essi per questi importanti motivi il progetto di pianificazione doveva coinvolgere gli aspetti geologici, architettonici, ingegneristici e produttivi, cosa che non è stata assolutamente presa in considerazione dal sindaco Persiani, come rimarcato pubblicamente dal Partito Democratico, che ha giustamente evidenziato che dopo circa sette anni, Persiani continua ad andare avanti a colpi di Varianti Urbanistiche, anche importanti, che riguardano grosse realtà come quella della Sogegross e per ultima, quella dell’ex area Olivetti ancora da approvare. Nel merito, abbiamo assistito in questi giorni ad una partita a ping pong tra il sindaco e il PD, conclusasi con sterili minacce di querele e denunce, cosa inaccettabile in politica, come se Persiani, attraverso la sua maggioranza, volesse minacciare l’opposizione per farla tacere. Devo riconoscere, però, che il sindaco ha agito in piena trasparenza e tutto ciò che viene ipotizzato dal PD, non regge, perché le cose sono state fatte proprio alla luce del sole e verificabili da tutti. Infatti, come potete leggere nell’ allegato che invio, il proprietario dell’ area ex Olivetti, interessata, appunto, da una variante urbanistica per la realizzazione di un centro commerciale e palestre, dottor Mazzi,proprietario della Società Furrer, in campagna elettorale ha versato a Persiani 15 mila euro di contributi. Quindi, credo che si tratti solo di una caso, legato agli investimenti di un privato e comunque è preferibile un centro commerciale ad una area caduta ormai nel degrado assoluto. È un pò come la vicenda Toti, solo che lo stesso è stato arrestato, perché aveva goduto di regolari contributi elettorali da Esselunga e altri soggetti che, successivamente, avevano richiesto varianti urbanistiche per l’apertura di nuove filiali. Ma a Massa è un’altra storia e l’unica cosa che posso evidenziare è politica e riguarda questa grande quantità di varianti urbanistiche che neanche il Centro Sinistra ha mai deliberato. Tra l’altro, questo comportamento per niente partecipativo, rischia di trascinarci in un vortice di non ritorno con il reale rischio per il Centro Destra di perdere le, prossime elezioni amministrative.