“Il Grig non può parlare di illegittimità del Piano acustico che, al contrario, abbiamo realizzato ed approvato rispettando tutti i criteri necessari. Le cose non stanno affatto come descritte dal Gruppo d’intervento giuridico, anzi seguendo le valutazioni tecniche degli uffici ambiente ed urbanistica, ed anche sulla base di quanto indicato dalla Regione Toscana, abbiamo operato correttamente. Prima di parlare di illegittimità bisognerebbe informarsi meglio perché non solo abbiamo agito secondo le normative, ma non sussistendo le argomentazioni contestate, l’istanza di annullamento da loro avanzata non può essere accolta” commenta il primo cittadino di Massa Francesco Persiani.
"Sono del tutto inesatte - continua - le tesi sostenute da Grig nel richiedere al comune di Massa l’annullamento in autotutela della variante del Piano acustico adottata con deliberazione Consiglio comunale numero 139 del 24 luglio 2019e successivamente approvata con Delibera di Consiglio n. 194/2019. Il Piano di classificazione acustica è una variante del Regolamento urbanistico per il quale sono state espletate tutte le necessarie valutazioni ambientali che ne hanno confermato la compatibilità ambientale, pertanto il Pcca non va sottoposto alla procedura di VAS e quindi di conseguenza alla valutazione di incidenza. In altre parole, l’amministrazione del sindaco Francesco Persiani non può accogliere la richiesta arrivata dal Grig di annullamento in autotutela non sussistendone i presupposti in fatto e in diritto. A supporto dell’amministrazione comunale, c’è anche un chiarimento della Regione Toscana secondo cui il piano di classificazione acustica o di una sua variante deve essere assoggettato, ai sensi della L.R. 10/2010 a procedura di VAS o di verifica di assoggettabilità alla VAS, ma non nel caso in cui sia contenuto nella strumentazione urbanistica per cui l’ente abbia già provveduto all’iter. Per questo l’ente Parco naturale regionali delle Alpi Apuane non ha ricevuto comunicazioni in merito".
"E questa - conclude Persiani - non è l’unica imprecisione di Grig visto che, a differenza di quanto sostenuto dal Gruppo, le aree soggette a Variante non interessano aree appartenenti alla Rete Natura 2000, di conseguenza non devono preventivamente essere soggetti alla procedura di valutazione ambientale".