Arriva dal coordinamento massese, quello cioè di Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa, che in più occasioni non ha mancato di tenere viva la storica rivalità tra le due città che condividono il titolo di capoluogo di provincia, la proposta del progetto del traforo della Foce come cavallo di battaglia da cavalcare per le prossime elezioni regionali. In tempo di campagna elettorale, quindi, si può anche superare quel campanilismo storico che ha sempre diviso le due città, a volte ben oltre il sensato vantaggio di entrambe, e si può parlare dell’utilità – assolutamente oggettiva – di infrastrutture che favoriscano il collegamento tra i due comuni. E’ stato proprio Benedetti a spiegare il progetto: “ Il traforo della Foce è uno dei progetti principali sulle infrastrutture che Forza Italia di Massa Carrara porterà avanti in questa campagna elettorale per le elezioni regionali. La sua utilità era già stata avvertita nel 1910 dall’ onorevole Eugenio Chiesa e poi, in tempi meno remoti, dall’ ingegner Franco Ferrari che aveva provveduto alla stesura del progetto riproponendolo all’attenzione della politica locale, delle amministrazioni e della cittadinanza, grazie principalmente all’interessamento del Centro Studi Alcide de Gasperi. Questa infrastruttura, oggi, di fronte alla necessità di un rilancio economico del nostro territorio, diventa strategica e fondamentale e va oltre gli storici e ridicoli campalinismi fra le due città di Massa e Carrara e può diventare lo strumento per eccellenza del territorio, senza l’utilizzo di fondi comunali, ma statali o persino regionali. Il Traforo della Foce ha una valenza economica, sociale e sanitaria proprio per il collegamento tra le varie strutture mediche e con il Noa. Ma anche dal punto di vista turistico sarà basilare per il collegamento con le cave di Carrara, inserendosi in modo concreto in un progetto multituristico spinto in questo momento dall’amministrazione comunale di Massa, ma che mi auguro venga recepito anche da altri comuni della costa e della lunigiana.”. Benedetti ha parlato anche dei vantaggi ambientali del traforo della Foce:” L’attuale inquinamento prodotto dai mezzi di passaggio nei centri di Mirteto, Ortola, Castagnola e Romagnano verrà ridotto e si potrà superare la pericolosa percorribilità della strada ex Postale, soprattutto sul versante carrarese che ricalca ancora le caratteristiche della mulattiera della foce costruita nell’anno 1736. Questi sono i motivi principali per i quali ho chiesto agli alleati di Centro Destra di inserire il progetto del traforo a pieno titolo all’interno del programma elettorale delle regionali , nella certezza che la maggior parte dei cittadini saranno favorevoli ad un’opera interamente finanziata, che eliminerà disagi e problematiche emerse negli anni. Come riferisce il Centro Studi De Gasperi nella riflessione finale del volume dedicato al traforo della Foce, Il progetto assume una maggiore importanza strategica con l’avvicinamento delle due comunità nella futura prospettiva della costituzione di un grande ed unico comune di Massa e Carrara, un progetto che una parte del Centro Destra ha sempre promosso nel tempo.
Certamente il cammino dell’unificazione sarà lungo e richiederà un confronto complicato che, probabilmente, maturerà lentamente, ma certamente il primo passo per addivenire ad una soluzione del genere, è proprio la realizzazione del traforo della Foce e l’avvicinamento dei due territori limitrofi.”. Benedetti ha garantito il suo impegno nella prossima campagna elettorale sul tema del traforo, oltre a quelli del lavoro e della sanità, e ha annunciato l’intenzione di organizzare eventi ed incontri tra Massa e Carrara, per sensibilizzare la cittadinanza tutta e le due amministrazioni comunali sul progetto del traforo.
La storia secolare delle due città apuane è intrisa di episodi di campanilismo. Ma senza andare tanto indietro nel tempo, sono certamente freschi nella memoria di tutti i carrarini e i massesi l’autobus della Cttnord dedicato alla Carrarese imbrattato dai tifosi massesi e costretto a non circolare più nelle vie di Massa o le supposizioni rivolte dal sindaco di Carrara all’amministrazione massese di voler trasferire tutte le scuole superiori a Massa, per ricordare solo quelli più eclatanti degli ultimi tempi. Il superamento di questa rivalità sarebbe veramente un toccasana per entrambe le città per cui la sola speranza è che non siano solo promesse da campagna elettorale.