Lunedì pomeriggio alla sala Bernini di Imm-CarraraFiere si è concluso il percorso partecipativo che da aprile scorso ha coinvolto la cittadinanza nella scelta del futuro dell'area dove sorgeva un tempo l'hotel Mediterraneo. Si tratta di un'area di oltre 4 mila metri quadrati di proprietà del Comune nel cuore di Marina di Carrara e interessata da anni da un cantiere ormai fermo attorno alla cui destinazione futuro si è concentrato il lavoro di esperti e cittadini che in questi mesi si sono riuniti complessivamente nove volte.
Il percorso partecipativo è stato promosso dall'amministrazione comunale, finanziato dalla Regione Toscana attraverso l'autorità per la partecipazione e gestito dall’associazione Comunità interattive Aps in collaborazione Simurg Ricerche e Labsus. Il percorso si è sviluppato in due fasi: la prima ha riguardato la mappatura di tutti i portatori di interesse, mentre nella seconda si è lavorato per concretizzare quanto emerso in azioni e linee guida. Durante l’incontro di lunedì è stata la volta dei ragazzi delle scuole cittadine di presentare le proprie proposte. A partire dallo scorso giugno sono stati tre gli istituti che hanno raccolto l’invito degli organizzatori del percorso partecipativo: il liceo artistico ‘Gentileschi’, l'istituto tecnico ‘Zaccagna’ e la scuola secondaria di primo grado ‘Buonarroti’. Complessivamente sono state coinvolte sei classi i cui alunni hanno prodotto più di 150 elaborati che sono già stati esposti lunedì in sala Bernini e che da venerdì, primo dicembre, fino al 15 dicembre saranno esposti negli orari di apertura di palazzo civico (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e tutti i martedì e i giovedì anche dalle 15,30 alle 17) nello spazio adiacente la sala di Rappresentanza.
“In questi mesi – spiega Serena Arrighi – è stato fatto un lavoro molto importante che ha fatto emergere idee e sensibilità diverse rispetto al futuro di un’area tanto importante, ma anche alcuni punti in Comune dai quali ora dovrà partire la seconda fase di questo percorso, una fase altrettanto importante che sarà compito dell’amministrazione guidare e indirizzare partendo anche dalla firma di patti di collaborazione. Si tratta di accordi che vorremmo sottoscrivere già il prossimo gennaio assieme a tutti quei cittadini che vorranno essere coinvolti nella gestione dell’area: ognuno di noi si prenderà precisi impegni tutti finalizzati al conseguimento del bene comune. Ci occuperemo quindi di realizzare obiettivi di breve e lungo periodo. I primi, che vorremmo completare entro la prossima estate, riguarderanno la restituzione alla cittadinanza dell’ex giardino storico, dove grazie a strutture temporanee potrebbe sorgere un luogo di incontro, di condivisione e di socializzazione. Servirà più tempo, invece, per partire con la progettazione e la realizzazione definitiva dell’area. Grazie a questo percorso partecipativo abbiamo intanto individuato il perimetro dentro al quale dovremo agire e ora dovremo trovare il modo migliore per seguire queste indicazioni. La nostra idea è quella di bandire un concorso di progettazione per arrivare a un disegno definitivo che dovrà rispettare requisiti ben precisi: dovrà prevedere un’area che sia completamente pubblica e aperta alla cittadinanza; che preveda il mantenimento del parcheggio sotterraneo già realizzato; che abbia aree verdi compatibili con la natura dello spazio su cui andremo a intervenire ovvero una grande platea di cemento e infine che abbia una struttura polifunzionale che non potrà occupare più del 20-25% dell’area complessiva. Immaginiamo di realizzare un luogo che risponda in primis alle esigenze di under 30 e over 60 ovvero di tutti coloro che in questi mesi hanno più volte sottolineato la necessità di un posto a Marina dove poter studiare, ma anche dove poter riunirsi, dove poter visitare una mostra temporanea o ascoltare una conferenza. Dovrà essere una struttura leggera e sostenibile, che abbia un impatto che sia minimo sull’ambiente circostante, ma grande sulla vita sociale del nostro litorale”.